Storia di un degrado annunciato. Quartiere Coppedè a Roma. Il restauro negato tra ripristino e ricostruzione

The recent images of Rome's Coppedè neighbourhood, as well as of many liberty buildings, show artefacts in most cases accurately "remade” as far as facades are concerned, in which the will to bring to the true or supposed original colors the surfaces predominates. Unfortunately, in spite of the intentions, this way of approaching conservation issues actually reveals a restoration practice responsible for irreparable damages. So-called decorative cements, polychrome glazed tiles, majolica, beaten iron, and stucco are the materials that characterize the exuberant naturalistic decoration of Liberty's architecture. Decorative cements are one of the most innovative aspects related to the period, especially in relation to the vibrant debate around the art and industry themes. Beyond the studies of the Liberty style and much less about the technology of decorative elements, a crucial point is represented by the consequences that a superficial research carried out in the wide field of "restoration of modern" spills over conservative practices. Due to the lack of technological and scientific insights, there is little conservative attention and a restoration practice as modest as, often, capable of damaging the artefact itself.

Le immagini recenti del Quartiere Coppedè di Roma, così come di molti edifici liberty, ci mostrano opere nella maggior parte dei casi accuratamente "rimesse a nuovo", soprattutto, ma non solo, per quanto riguarda le facciate, in cui prevale la volontà di voler ricondurre ai veri o presunti colori originali le superfici. Purtroppo, al di là delle intenzioni, questo modo di procedere rivela in realtà una scarsa attenzione conservativa e una pratica di restauro responsabile dell'irrimediabile danneggiamento delle opere oggetto di intervento. I cosiddetti cementi decorativi, le vetrate policrome, le maioliche, i ferri battuti e gli stucchi sono i materiali che maggiormente caratterizzano l'esuberante decorazione naturalistica dell'architettura del periodo Liberty. Sono i cementi decorativi a costituire uno degli aspetti più innovativi collegati al periodo, soprattutto in rapporto al vivo dibattito attorno ai temi dell'arte e dell'industria. Al di là degli studi, approfonditi per quanto riguarda lo stile Liberty e molto meno per quanto riguarda la tecnologia degli apparati decorativi allora diffusi, un punto nodale è rappresentato dalle conseguenze che una ricerca superficiale condotta nel vasto bacino del "restauro del moderno" riversa sulle prassi conservative. Dalla mancanza di approfondimenti di natura tecnologica e scientifica discendono una scarsa attenzione conservativa e una pratica di restauro tanto modesta quanto, spesso, capace di danneggiare i manufatti stessi oggetto di intervento.