Le lesioni da arma da fuoco, pongono al medico legale problemi di particolare spessore, per la cui risoluzione è necessario un approccio di studio assai complesso, nel quale lo studio degli aspetti macroscopici delle lesioni cutanee da colpo d’arma da fuoco si integri con la attenta valutazione degli aspetti microscopici delle lesioni stesse. Il dato microscopico, supportato da quello macroscopico, permette al medico legale di distingue tra foro di ingresso e foro di uscita e di derminare la distanza di sparo, gli elementi basilari nella ricostruzione epicritica affidata al medico legale. Prendendo spunto da tali premesse abbiamo applicato una metodica di colorazione istochimica basata sull’utilizzo del sodio-rodizonato, elettiva per l’evidenziazione dei residui di polveri incombuste volta a studiarne la presenza e la distribuzione sulla cute, in 250 prelievi di fori d’arma da fuoco in casi autoptici. I risultati ottenuti consentono di ribadire la necessità di proporre la colorazione con sodio-rodizionato come strumento valido ed oggettivo ai fini medico-legali nei casi di morte da colpo d’arma da colpo d’arma da fuoco, come utile strumento volto a fornire un dato oggettivo ed univoco.
L’istopatologia nella diagnostica della lesività da arma da fuoco: contributo sperimentale su di un ampia casistica.
NERI, Margherita;
2005
Abstract
Le lesioni da arma da fuoco, pongono al medico legale problemi di particolare spessore, per la cui risoluzione è necessario un approccio di studio assai complesso, nel quale lo studio degli aspetti macroscopici delle lesioni cutanee da colpo d’arma da fuoco si integri con la attenta valutazione degli aspetti microscopici delle lesioni stesse. Il dato microscopico, supportato da quello macroscopico, permette al medico legale di distingue tra foro di ingresso e foro di uscita e di derminare la distanza di sparo, gli elementi basilari nella ricostruzione epicritica affidata al medico legale. Prendendo spunto da tali premesse abbiamo applicato una metodica di colorazione istochimica basata sull’utilizzo del sodio-rodizonato, elettiva per l’evidenziazione dei residui di polveri incombuste volta a studiarne la presenza e la distribuzione sulla cute, in 250 prelievi di fori d’arma da fuoco in casi autoptici. I risultati ottenuti consentono di ribadire la necessità di proporre la colorazione con sodio-rodizionato come strumento valido ed oggettivo ai fini medico-legali nei casi di morte da colpo d’arma da colpo d’arma da fuoco, come utile strumento volto a fornire un dato oggettivo ed univoco.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.