La verifica diretta della legge di caduta libera dei gravi di Galilei fu realizzata per la prima volta dal gesuita ferrarese Giambattista Riccioli, con l’aiuto dei suoi confratelli, a Bologna negli anni tra il 1645 e il 1650. Questo fatto è emblematico della contraddizione cui gli stessi gesuiti erano sottoposti, dibattuti tra libera ricerca e fedeltà all’ortodossia. La legge galileiana presentava diversi punti di discussione (indipendenza della velocità dal peso, difformità del moto, legge dei numeri dispari…) che entravano in conflitto con la tradizione aristotelica. Si ripercorrono alcune tappe di questa problematica, che è stata centrale nel rinnovamento della filosofia naturale, e strettamente collegata a molte altre questioni fisiche e cosmologiche.
Galileo, i Gesuiti e la caduta dei gravi
BORGATO, Maria Teresa
2015
Abstract
La verifica diretta della legge di caduta libera dei gravi di Galilei fu realizzata per la prima volta dal gesuita ferrarese Giambattista Riccioli, con l’aiuto dei suoi confratelli, a Bologna negli anni tra il 1645 e il 1650. Questo fatto è emblematico della contraddizione cui gli stessi gesuiti erano sottoposti, dibattuti tra libera ricerca e fedeltà all’ortodossia. La legge galileiana presentava diversi punti di discussione (indipendenza della velocità dal peso, difformità del moto, legge dei numeri dispari…) che entravano in conflitto con la tradizione aristotelica. Si ripercorrono alcune tappe di questa problematica, che è stata centrale nel rinnovamento della filosofia naturale, e strettamente collegata a molte altre questioni fisiche e cosmologiche.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.