The Hague Convention of 13 January 2000 on the International Protection of Adults applies, in situations featuring a foreign element, to the protection of people aged 18 or more who, by reason of an impairment or insufficiency of their personal faculties, are not in a position to protect their interests. Its rules determine whether the authorities of a Contracting State possess jurisdiction to adopt measures of protection regarding the person or property of the adult, indicate which law is to be applied by those authorities in exercising their jurisdiction, designate the law applicable to the representation of the adult, provide for the recognition and enforcement of measures of protection in all Contracting States, establish such co-operation between the authorities of the Contracting States as may be necessary in order to achieve the purposes of the Convention. The study illustrates the policies that underlie the Convention (namely, the principle of the best interests of the adult, as currently construed in light of the UN Convention of 13 December 2006 on the Rights of Persons with Disabilities), outlines the scope of the regime set forth by the Convention and provides an analysis of its provisions. In addition, the paper addresses the issues raised by the proposed ratification of the Convention by Italy and discusses the legislative and non-legislative measures that are needed to effectively implement its provisions in the Italian legal order and to coordinate the Convention with the domestic rules with which the latter is meant to coexist.
1. La Convenzione dell’Aja del 13 gennaio 2000 sulla protezione internazionale degli adulti: oggetto e stato delle ratifiche. — 2. Lo speciale rapporto della Convenzione del 2000 con la Convenzione del 19 ottobre del 1996 sulla protezione dei minori. La coloritura materiale dei due strumenti. Il preminente interesse dell’adulto e l’odierno paradigma giuridico della disabilità. — 3. Peculiarità della protezione degli adulti in rapporto a quella dei minori. — 4. L’ambito di applicazione della Convenzione del 2000. — 5. Segue: la nozione di «adulto» e il genere di vulnerabilità considerato dalla Convenzione. — 6. Segue: il concetto di «protezione» e le materie escluse. — 7. Segue: l’applicabilità della Convenzione alle sole situazioni a carattere internazionale e la delimitazione degli effetti del regime uniforme in ragione della connessione della fattispecie con uno o più Stati contraenti. — 8. Segue: l’ambito di applicazione temporale della Convenzione. — 9. Rapporti tra la Convenzione e altri strumenti in materia di protezione degli adulti. — 10. La disciplina della giurisdizione: struttura e caratteri generali. — 11. Segue: il foro «principale» della residenza abituale dell’adulto. — 12. Segue: l’identificazione in concreto della residenza abituale e il rilievo da dare al trasferimento illegittimo dell’adulto protetto. — 13. Segue: correttivi al funzionamento del foro principale in relazione a rifugiati, sfollati e persone di cui non possa essere de-terminata la residenza abituale. — 14. La competenza sussidiaria dello Stato di cittadinanza dell’adulto e dello Stato di situazione dei beni. — 15. Il trasferimento della competenza in funzione della migliore realizzazione dell’interesse dell’adulto. — 16. L’attribuzione in via successiva ad autorità di diversi Stati contraenti della competenza a provvedere in ordine al medesimo adulto. — 17. Le misure provvisorie urgenti e quelle «eccezionali» ad efficacia territoriale limitata. — 18. Ritorno sulla questione delle condizioni «geografiche» di applicabilità del regime uniforme della giurisdizione. — 19. La disciplina dei conflitti di leggi: la regola di base che prescrive la sistematica applicazione della lex fori nell’esercizio della giurisdizione attribuita dalla Convenzione. Suoi temperamenti. — 20. I conflitti di leggi relativi ai poteri di rappresentanza conferiti da un adulto in previsione di una perdita di autonomia. — 21. Segue: cautele predisposte dalla Convenzione a tu-tela del rappresentato e dei terzi. — 22. Le norme di applicazione necessaria e il limite dell’ordine pubblico. — 23. L’efficacia negli Stati contraenti delle misure adottate in uno di essi. — 24. Segue: l’esecuzione forzata. — 25. La cooperazione fra autorità. — 26. Il certificato attestante le qualità e i poteri di chi rappresenta o assiste l’adulto. — 27. La prospettata ratifica italiana della Convenzione: principali implicazioni di un tale sviluppo. — 28. Segue: le questioni suscitate dalla prospettiva dell’attuazione della disciplina convenzionale nell’ordinamento italiano e dal coordinamento della stessa con le norme comuni.
La Convenzione dell'Aja sulla protezione degli adulti nella prospettiva della ratifica italiana
FRANZINA, Pietro
2015
Abstract
The Hague Convention of 13 January 2000 on the International Protection of Adults applies, in situations featuring a foreign element, to the protection of people aged 18 or more who, by reason of an impairment or insufficiency of their personal faculties, are not in a position to protect their interests. Its rules determine whether the authorities of a Contracting State possess jurisdiction to adopt measures of protection regarding the person or property of the adult, indicate which law is to be applied by those authorities in exercising their jurisdiction, designate the law applicable to the representation of the adult, provide for the recognition and enforcement of measures of protection in all Contracting States, establish such co-operation between the authorities of the Contracting States as may be necessary in order to achieve the purposes of the Convention. The study illustrates the policies that underlie the Convention (namely, the principle of the best interests of the adult, as currently construed in light of the UN Convention of 13 December 2006 on the Rights of Persons with Disabilities), outlines the scope of the regime set forth by the Convention and provides an analysis of its provisions. In addition, the paper addresses the issues raised by the proposed ratification of the Convention by Italy and discusses the legislative and non-legislative measures that are needed to effectively implement its provisions in the Italian legal order and to coordinate the Convention with the domestic rules with which the latter is meant to coexist.File | Dimensione | Formato | |
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