L'articolo prende in esame il diverso atteggiamento adottato dalla Corte costituzionale nelle sentenza nn. 10 e 70/2015 quanto alla determinazione degli effetti temporali delle proprie pronunce di ilegittimità. Ne esce un quadro assai poco coerente: nella prima pronuncia la Corte esclude ogni effetto retroattivo della sua decisione; nella sentenza n. 70 - al contrario - essa non pone limiti agli effetti compiutamente retroattivi della sua pronuncia. E non menziona affatto - contrariamente a quanto accade nella sentenza n. 10 - la necessità di tener conto del principio dell'equilibrio di bilancio, espresso nella nuova versione dell'art. 81 Cost. Nella nota si esaminano quindi le ragioni e i modi in cui questi diversi approcci della Corte si sono manifestati. l'esito è comunque quello di una scarsa coerenza intrinseca della giurisprudenza costituzionale su aspetti cruciali del suo operare (mentre, in passato, la Corte è sempre stata assai attenta in tal senso).
La coerenza che non c'è: sugli effetti temporali delle pronunce d'accoglimento (e sulla sorte dell' "equilibrio di bilancio") dopo le sentenza nn. 10 e 70 del 2015
VERONESI, Paolo
2015
Abstract
L'articolo prende in esame il diverso atteggiamento adottato dalla Corte costituzionale nelle sentenza nn. 10 e 70/2015 quanto alla determinazione degli effetti temporali delle proprie pronunce di ilegittimità. Ne esce un quadro assai poco coerente: nella prima pronuncia la Corte esclude ogni effetto retroattivo della sua decisione; nella sentenza n. 70 - al contrario - essa non pone limiti agli effetti compiutamente retroattivi della sua pronuncia. E non menziona affatto - contrariamente a quanto accade nella sentenza n. 10 - la necessità di tener conto del principio dell'equilibrio di bilancio, espresso nella nuova versione dell'art. 81 Cost. Nella nota si esaminano quindi le ragioni e i modi in cui questi diversi approcci della Corte si sono manifestati. l'esito è comunque quello di una scarsa coerenza intrinseca della giurisprudenza costituzionale su aspetti cruciali del suo operare (mentre, in passato, la Corte è sempre stata assai attenta in tal senso).I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.