L'articolo analizza nel dettaglio la sentenza costituzionale n. 170/2014. Con un'additiva di principio la Corte ha dichiarato l'illegittimità della normativa che dispone il divorzio coatto della coppia in cui uno dei due coniugi chieda e ottenga la rettificazione anagrafica del sesso. Il divorzio è considerato comunque inevitabile, imponendosi però al legislatore di introdurre una disciplina delle unioni registrate che comprenda anche queste fattispecie. Nell'articolo si mettono in luce - relativamente al caso - le particolari interpretazioni adottate dalla Corte in materia di artt. 3, 24 e soprattutto 29 Cost., evidenziandone le aporie e le ricadute anche sul fronte del c.d. matrimonio omosessuale. Si ragiona altresì del possibile seguito della sentenza, individuando quali percorsi si aprono non solo per il legislatore ma anche (sia pur più difficoltosi) per gli stessi giudici.
Un'anomala additiva di principio in materia di divorzio imposto: il "caso Bernaroli" nella sentenza n. 170/2014
VERONESI, Paolo
2014
Abstract
L'articolo analizza nel dettaglio la sentenza costituzionale n. 170/2014. Con un'additiva di principio la Corte ha dichiarato l'illegittimità della normativa che dispone il divorzio coatto della coppia in cui uno dei due coniugi chieda e ottenga la rettificazione anagrafica del sesso. Il divorzio è considerato comunque inevitabile, imponendosi però al legislatore di introdurre una disciplina delle unioni registrate che comprenda anche queste fattispecie. Nell'articolo si mettono in luce - relativamente al caso - le particolari interpretazioni adottate dalla Corte in materia di artt. 3, 24 e soprattutto 29 Cost., evidenziandone le aporie e le ricadute anche sul fronte del c.d. matrimonio omosessuale. Si ragiona altresì del possibile seguito della sentenza, individuando quali percorsi si aprono non solo per il legislatore ma anche (sia pur più difficoltosi) per gli stessi giudici.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.