Diversamente dalle analisi psicosociali prevalenti sulla Shoah che si concentrano su aspetti del funzionamento umano dei perpetratori, questo studio focalizza invece l’attenzione su quello delle vittime. A partire dalla rappresentazione omogenea degli ebrei sterminati secondo cui sono andati alla morte come “pecore al macello”, questo studio intende ricostruire la psicologia delle vittime e le azioni da esse intraprese per affrontare la perse-cuzione. A tale fine, l’analisi tematica del contenuto condotta su un corpus di contributi, memorialistici, storici, filosofici, sociologici e psicologici, ha consentito di cogliere il ruolo di diversificati elementi. Essi non risultano tanto ascrivibili alle caratteristiche delle vittime quanto piuttosto alla qualità delle relazioni fra minoranza e maggioranze nel corso del tempo; inoltre, alle strategie impiegate dalle vittime per fronteggiare la persecuzione nel loro intrec-cio con le azioni di depistaggio attuate dai carnefici. Le evidenze di un marcato ricorso a , per lo più trascurate dalla storiografia dell’immediato dopoguerra, con-tribuisce a restituire complessità ed articolazione alla rappresentazione delle vittime.

Come pecore al macello? Ebrei nella Shoah e reazioni alla persecuzione

Ravenna M
Primo
2014

Abstract

Diversamente dalle analisi psicosociali prevalenti sulla Shoah che si concentrano su aspetti del funzionamento umano dei perpetratori, questo studio focalizza invece l’attenzione su quello delle vittime. A partire dalla rappresentazione omogenea degli ebrei sterminati secondo cui sono andati alla morte come “pecore al macello”, questo studio intende ricostruire la psicologia delle vittime e le azioni da esse intraprese per affrontare la perse-cuzione. A tale fine, l’analisi tematica del contenuto condotta su un corpus di contributi, memorialistici, storici, filosofici, sociologici e psicologici, ha consentito di cogliere il ruolo di diversificati elementi. Essi non risultano tanto ascrivibili alle caratteristiche delle vittime quanto piuttosto alla qualità delle relazioni fra minoranza e maggioranze nel corso del tempo; inoltre, alle strategie impiegate dalle vittime per fronteggiare la persecuzione nel loro intrec-cio con le azioni di depistaggio attuate dai carnefici. Le evidenze di un marcato ricorso a , per lo più trascurate dalla storiografia dell’immediato dopoguerra, con-tribuisce a restituire complessità ed articolazione alla rappresentazione delle vittime.
2014
Ravenna, M
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