Dopo l’assegnazione del finanziamento, per potere realizzare il progetto si dovuto cominciare a costruire un percorso nuovo, dal punto di vista prettamente amministrativo, che ha coinvolto diversi settori interni all’Amministazione regionale (Tesoreria, Bilancio, Direzione Ambiente, Servizio Difesa del Suolo), oltre all’Università degli Studi di Ferrara. Si è trattato infatti di: definire un percorso di ingresso per il finanziamento concesso, con individuazione del capitolo di bilancio regionale a cui fare riferimento, e le modalità di uscita dei fondi necessari per la realizzazione degli studi; definire i rapporto tra gli enti coinvolti stabilendo le modalità di realizzazione degli studi, il programma di attività e i tempi di attuazione, i rapporti economici. E’ stata pertanto predisposta una convenzione di ricerca tra la Regione Emilia-Romagna e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Ferrara, che si allega in bozza (Appendice 1) L’approvazione, da parte della regione Emilia-Romagna, del percorso amministrativo-finanziario, avviene attraverso una Deliberazione di Giunta regionale, che è stata predisposta, che prevede contestualmente sia l’approvazione del progetto stesso sia lo schema di convenzione con l’Università. Questo percorso si è dimostrato complesso e articolato, ed ha presentato diverse criticità, tant’è vero che la Giunta regionale non ha ancora deliberato la sua approvazione. I tempi si sono prolungati anche perché in questo momento è in atto nella Regione Emilia-Romagna una ristrutturazione dell’ente. La legge corrispondente “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna”, che è già approvata ma non ancora vigente, modifica il quadro normativo per quanto riguarda i rapporti tra enti mediante convenzione, e le modalità di gestione dei fondi mediante la figura del Funzionario delegato. Sarà necessario quindi adeguare gli atti a questa nuova normativa. Ciononostante, dal punto di vista operativo, il progetto è stato in parte già attuato. Sono state infatti già realizzate le fasi a e b del programma di lavoro (art. 2 della convenzione), che prevedono sia la raccolta dei dati bibliografici che l’acquisizione dei dati di campagna. Questo consentirà, nonappena siano risolte i problemi legati agli aspetti burocratico-amministrativi, di procedere speditamente al completamento del programma di lavoro ed alla completa attuazione del progetto.
RICONOSCIMENTO DI AREE INSTABILI MEDIANTE L'USO INTEGRATO DI INDAGINI IDROGEOLOGICHE E DI PROSPEZIONE 2D/3D DI TOMOGRAFIA ELETTRICA (SITO CAMPIONE: COMUNE DI LIZZANO IN BELVEDERE)
ABU-ZEID, Nasser;GIOVANNINI, Alessandra;MAZZINI, Enrico;SANTARATO, Giovanni
2002
Abstract
Dopo l’assegnazione del finanziamento, per potere realizzare il progetto si dovuto cominciare a costruire un percorso nuovo, dal punto di vista prettamente amministrativo, che ha coinvolto diversi settori interni all’Amministazione regionale (Tesoreria, Bilancio, Direzione Ambiente, Servizio Difesa del Suolo), oltre all’Università degli Studi di Ferrara. Si è trattato infatti di: definire un percorso di ingresso per il finanziamento concesso, con individuazione del capitolo di bilancio regionale a cui fare riferimento, e le modalità di uscita dei fondi necessari per la realizzazione degli studi; definire i rapporto tra gli enti coinvolti stabilendo le modalità di realizzazione degli studi, il programma di attività e i tempi di attuazione, i rapporti economici. E’ stata pertanto predisposta una convenzione di ricerca tra la Regione Emilia-Romagna e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Ferrara, che si allega in bozza (Appendice 1) L’approvazione, da parte della regione Emilia-Romagna, del percorso amministrativo-finanziario, avviene attraverso una Deliberazione di Giunta regionale, che è stata predisposta, che prevede contestualmente sia l’approvazione del progetto stesso sia lo schema di convenzione con l’Università. Questo percorso si è dimostrato complesso e articolato, ed ha presentato diverse criticità, tant’è vero che la Giunta regionale non ha ancora deliberato la sua approvazione. I tempi si sono prolungati anche perché in questo momento è in atto nella Regione Emilia-Romagna una ristrutturazione dell’ente. La legge corrispondente “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna”, che è già approvata ma non ancora vigente, modifica il quadro normativo per quanto riguarda i rapporti tra enti mediante convenzione, e le modalità di gestione dei fondi mediante la figura del Funzionario delegato. Sarà necessario quindi adeguare gli atti a questa nuova normativa. Ciononostante, dal punto di vista operativo, il progetto è stato in parte già attuato. Sono state infatti già realizzate le fasi a e b del programma di lavoro (art. 2 della convenzione), che prevedono sia la raccolta dei dati bibliografici che l’acquisizione dei dati di campagna. Questo consentirà, nonappena siano risolte i problemi legati agli aspetti burocratico-amministrativi, di procedere speditamente al completamento del programma di lavoro ed alla completa attuazione del progetto.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.