A seguito degli importanti rinvenimenti archeologici relativi ad un probabile luogo di culto posto sulla sommità del Monte Summano, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Santorso, grazie ai finanziamenti della Regione Veneto, della Provincia di Vicenza, della Comunità Montana Leogra Timonchio e dei Comuni di Schio e Piovene Rocchette, ha promosso un progetto di ricerca archeologica, di analisi dei dati ambientali e di studio dei reperti. Le analisi sono particolarmente utili al fine di comprendere i caratteri della frequentazione antica del sito, sorto in posizione strategica lungo la linea di frontiera tra il mondo veneto di pianura ed il mondo retico per il controllo della vicina via fluviale e dei percorsi diretti al bacino minerario. Il contributo archeobotanico è particolarmente efficace al fine di delineare l’evoluzione del paesaggio vegetale dell’area oltre a fornire possibili interpretazioni di tipo religioso/votivo di alcuni reperti carpologici quali i cereali, rinvenuti in grande quantità nel sito, ed antracologici con l’utilizzo preferenziale di alcuni legni come il Platano ed il Bosso.
Le indagini archeobotaniche
MARCHESINI, Marco;MARVELLI, SILVIA;GOBBO, Ilaria;
2011
Abstract
A seguito degli importanti rinvenimenti archeologici relativi ad un probabile luogo di culto posto sulla sommità del Monte Summano, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Santorso, grazie ai finanziamenti della Regione Veneto, della Provincia di Vicenza, della Comunità Montana Leogra Timonchio e dei Comuni di Schio e Piovene Rocchette, ha promosso un progetto di ricerca archeologica, di analisi dei dati ambientali e di studio dei reperti. Le analisi sono particolarmente utili al fine di comprendere i caratteri della frequentazione antica del sito, sorto in posizione strategica lungo la linea di frontiera tra il mondo veneto di pianura ed il mondo retico per il controllo della vicina via fluviale e dei percorsi diretti al bacino minerario. Il contributo archeobotanico è particolarmente efficace al fine di delineare l’evoluzione del paesaggio vegetale dell’area oltre a fornire possibili interpretazioni di tipo religioso/votivo di alcuni reperti carpologici quali i cereali, rinvenuti in grande quantità nel sito, ed antracologici con l’utilizzo preferenziale di alcuni legni come il Platano ed il Bosso.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.