Il presente lavoro si suddivide in due parti: la descrizione dei diversi tipi di selce presenti sull’Altopiano di Folgaria e lo studio delle selci archeologiche provenienti dal livello epigravettiano 19 di Riparo Cogola al fine di verificare se siano o meno compatibili con le risorse locali e suggerire probabili aree di approvvigionamento. I cacciatori-raccoglitori epigravettiani che frequentavano il riparo hanno scheggiato differenti varietà di selce per ottenere supporti prevalentemente di tipo lamellare. Essi hanno utilizzato quasi esclusivamente le risorse litiche locali, scegliendo soprattutto le selci del Biancone e subordinatamente le selci della Scaglia Variegata (SV1/SV3) e della Scaglia Rossa (SR). Le proporzioni con cui i diversi tipi di selce sono presenti nel sito di Riparo Cogola sono imputabili in primo luogo all’abbondanza relativa di selce nelle diverse formazioni, in secondo luogo alle differenti distanze da percorrere per l’approvvigionamento delle materie prime. I litotipi della Scaglia Rossa e della Scaglia Variegata venivano raccolti principalmente ai limiti occidentali dell’altopiano, nell’area del Monte Finonchio, a una decina di chilometri dal sito. La localizzazione di quest’area di approvvigionamento, prospiciente alla Val d’Adige, suggerisce una probabile via d’accesso al sito dal fondovalle. Un numero limitato di manufatti della Scaglia Variegata (SV2) e Scaglia Rossa (SR gruppo B) sono stati realizzati su selci che hanno caratteristiche diverse rispetto ai litotipi affioranti nell’altopiano. Affioramenti di selci con caratteristiche compatibili con questi ultimi manufatti sono presenti più a settentrione, in Val di Non: è quindi ipotizzabile una direttrice di spostamento o di scambio verso nord lungo la Val d’Adige.
Le risorse litiche dell'Altopiano di Folgaria e il loro utilizzo a Riparo Cogola
BERTOLA, Stefano
Primo
;
2004
Abstract
Il presente lavoro si suddivide in due parti: la descrizione dei diversi tipi di selce presenti sull’Altopiano di Folgaria e lo studio delle selci archeologiche provenienti dal livello epigravettiano 19 di Riparo Cogola al fine di verificare se siano o meno compatibili con le risorse locali e suggerire probabili aree di approvvigionamento. I cacciatori-raccoglitori epigravettiani che frequentavano il riparo hanno scheggiato differenti varietà di selce per ottenere supporti prevalentemente di tipo lamellare. Essi hanno utilizzato quasi esclusivamente le risorse litiche locali, scegliendo soprattutto le selci del Biancone e subordinatamente le selci della Scaglia Variegata (SV1/SV3) e della Scaglia Rossa (SR). Le proporzioni con cui i diversi tipi di selce sono presenti nel sito di Riparo Cogola sono imputabili in primo luogo all’abbondanza relativa di selce nelle diverse formazioni, in secondo luogo alle differenti distanze da percorrere per l’approvvigionamento delle materie prime. I litotipi della Scaglia Rossa e della Scaglia Variegata venivano raccolti principalmente ai limiti occidentali dell’altopiano, nell’area del Monte Finonchio, a una decina di chilometri dal sito. La localizzazione di quest’area di approvvigionamento, prospiciente alla Val d’Adige, suggerisce una probabile via d’accesso al sito dal fondovalle. Un numero limitato di manufatti della Scaglia Variegata (SV2) e Scaglia Rossa (SR gruppo B) sono stati realizzati su selci che hanno caratteristiche diverse rispetto ai litotipi affioranti nell’altopiano. Affioramenti di selci con caratteristiche compatibili con questi ultimi manufatti sono presenti più a settentrione, in Val di Non: è quindi ipotizzabile una direttrice di spostamento o di scambio verso nord lungo la Val d’Adige.| File | Dimensione | Formato | |
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2004 - Le risorse litiche dell_Altopiano di Folgaria e il loro utilizzo a Riparo Cogola. In Preistoria Alpina vol. 40.pdf
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