Il video è l'interpretazione di otto architetti progettisti (Guido Canali, Gianluca Frediani, Alberto Manfredini, Franco Purini, Maurizio di Puolo, Francesco Taormina, Mirko Zardini e lo scrivente) delle seguenti opere, il Sacrario delle Fosse Ardeatine realizzato da Nello Aprile, Cino Calcaprina, Aldo Cardelli, Mario Fiorentino e Giuseppe Perugini, Monumento ai caduti nei campi di concentramento in Germania realizzato da BBPR, Stazione albergo al Lago Nero realizzata da Carlo Mollino, Edificio per uffici Loro & Parisini realizzato da Luigi Caccia Dominioni, La Sede Provinciale dell'ENPAS realizzato da Saverio Muratori, la Palazzina in via Marco Polo realizzata da Mario Ridolfi e Wolfgang Frankl, Lo Stabilimento Olivetti realizzato da Marco Zanuso e il Complesso residenziale Monte Amiata realizzato da Carlo Aymonino, che sono state presentate al museo Solomon R. Guggenheim di New York per la sezione architettura della mostra “The italian metamorphosis 1943-1968” tenutasi nel 1993, attraverso una sceneggiatura della lunghezza di 4 minuti che rappresentasse una delle otto opere così come essi la vedevano, e in rapporto a che cosa, secondo loro, esprimeva, servendosi di un modello virtuale di base, di cui era dato il wire-frame, senza nessuna condizione a-priori e con possibilità di inserire immagini, suoni, modelli, riferimenti, nel modo che ritenevano più consono. In particolare il video sul progetto di Caccia Dominioni parte dal presupposto che l'edificio è, innanzi tutto, collocato nella prima periferia milanese, una di quelle periferie che si sono formate a partire dalla fine del XIX secolo, una di quelle periferie, infine, che un pò più tardi sono state così ben rappresentate nei quadri di Mario Sironi tanto da divenire, nell’immaginario collettivo, una delle figure più rappresentative della città. Così come i quadri di Sironi descrivano gli insediamenti industriali milanesi del primo novecento, il filmato descrive 'analogamente' il processo di realizzazione dell'edificio per uffici della Loro & Parisini. La facciata su strada, orizzontale, così come il paesaggio su cui si innesta, è il tema della trasformazione, e viene ricomposta attraverso la sequenza temporale degli elementi che la formano. In particolare nella facciata vengono individuati tre elementi fondamentali: il primo, in cui il riferimento al ponte di una nave, tema molto caro ai progettisti moderni degli anni '50, è evidenziato attraverso una lunga carrellata prospettica sulla facciata orizzontale, un secondo, in cui lo sbalzo finale degli uffici trova le proprie origini nella ‘prua’ di una nave, ed un terzo che individua nel grande basamento in litoceramica un elemento fondamentale sia nell’opera di Caccia Dominioni, sia nel rapporto che l’architettura instaura con l’innovazione tecnologica, altro tema sviluppato dagli architetti moderni. Questo elementi sono evidenziati attraverso un modello tridimensionale non astratto ma fotorealistico per permettere una lettura percettiva e al tempo stesso ‘tecnica’ degli elementi tecnologici.
Edificio loro parisini
GAIANI, Alessandro
1999
Abstract
Il video è l'interpretazione di otto architetti progettisti (Guido Canali, Gianluca Frediani, Alberto Manfredini, Franco Purini, Maurizio di Puolo, Francesco Taormina, Mirko Zardini e lo scrivente) delle seguenti opere, il Sacrario delle Fosse Ardeatine realizzato da Nello Aprile, Cino Calcaprina, Aldo Cardelli, Mario Fiorentino e Giuseppe Perugini, Monumento ai caduti nei campi di concentramento in Germania realizzato da BBPR, Stazione albergo al Lago Nero realizzata da Carlo Mollino, Edificio per uffici Loro & Parisini realizzato da Luigi Caccia Dominioni, La Sede Provinciale dell'ENPAS realizzato da Saverio Muratori, la Palazzina in via Marco Polo realizzata da Mario Ridolfi e Wolfgang Frankl, Lo Stabilimento Olivetti realizzato da Marco Zanuso e il Complesso residenziale Monte Amiata realizzato da Carlo Aymonino, che sono state presentate al museo Solomon R. Guggenheim di New York per la sezione architettura della mostra “The italian metamorphosis 1943-1968” tenutasi nel 1993, attraverso una sceneggiatura della lunghezza di 4 minuti che rappresentasse una delle otto opere così come essi la vedevano, e in rapporto a che cosa, secondo loro, esprimeva, servendosi di un modello virtuale di base, di cui era dato il wire-frame, senza nessuna condizione a-priori e con possibilità di inserire immagini, suoni, modelli, riferimenti, nel modo che ritenevano più consono. In particolare il video sul progetto di Caccia Dominioni parte dal presupposto che l'edificio è, innanzi tutto, collocato nella prima periferia milanese, una di quelle periferie che si sono formate a partire dalla fine del XIX secolo, una di quelle periferie, infine, che un pò più tardi sono state così ben rappresentate nei quadri di Mario Sironi tanto da divenire, nell’immaginario collettivo, una delle figure più rappresentative della città. Così come i quadri di Sironi descrivano gli insediamenti industriali milanesi del primo novecento, il filmato descrive 'analogamente' il processo di realizzazione dell'edificio per uffici della Loro & Parisini. La facciata su strada, orizzontale, così come il paesaggio su cui si innesta, è il tema della trasformazione, e viene ricomposta attraverso la sequenza temporale degli elementi che la formano. In particolare nella facciata vengono individuati tre elementi fondamentali: il primo, in cui il riferimento al ponte di una nave, tema molto caro ai progettisti moderni degli anni '50, è evidenziato attraverso una lunga carrellata prospettica sulla facciata orizzontale, un secondo, in cui lo sbalzo finale degli uffici trova le proprie origini nella ‘prua’ di una nave, ed un terzo che individua nel grande basamento in litoceramica un elemento fondamentale sia nell’opera di Caccia Dominioni, sia nel rapporto che l’architettura instaura con l’innovazione tecnologica, altro tema sviluppato dagli architetti moderni. Questo elementi sono evidenziati attraverso un modello tridimensionale non astratto ma fotorealistico per permettere una lettura percettiva e al tempo stesso ‘tecnica’ degli elementi tecnologici.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.