Fin dalla pubblicazione del primo romanzo, Mutmassungen über Jakob del 1959, Uwe Johnson è stato catapultato nell'olimpo dei grandi della letteratura tedesca ed etichettato come l'autore delle due Germanie. Se fino a quel momento, infatti, si lamentava la mancanza di una letteratura tedesca che riflettesse criticamente la propria tradizione e affrontasse le responsabilità della seconda guerra mondiale, Uwe Johnson ha interpreatato fin dall'inizio la divisione della Germania come problema della nazione senza storia, mettendo implicitamente in dubbio la possibilità di una rielaborazione del passato da parte di una nazione che a soli tre anni dalla fine del conflitto è stata posta sotto la giurisdizione di potenze nemiche tra loro. La divisione della Germania ha creato uno stato di sospensione storica, una condizione di paralisi dell'animo tedesco che si vede confrontato con una realtà al di fuori della logica e del senso comune. Posto all'interno di questa schizofrenia atemporale lo scrittore annichilito non può far altro che cercare di evidenziare la complessità della storia tramite congetture (Mutmassungen über Jakob), descrizioni (Das dritte Buch über Achim) o ricostruzioni (Jahrestage) presentando così gli sfuggenti indizi delle biografie del passato. Pur conscio del fatto che la memoria non è che un vano tentativo di rappresentazione di tutti i fenomeni, lo scrittore non può esimersi dal tentativo di superare il baratro tra ieri e oggi presentando gli indizi che la Storia lascia nelle biografie individuali in una linea genealogica che dal passato porta al presente. Tuttavia l'utilizzo di un prospettivismo in senso nietzscheano diventa il mezzo per mettere in discussione gli stessi meccanismi di selezione utilizzati per la descrizione della realtà e per evidenziare, in un corto circuito tra pretesa e risultato, il valore effimero delle percezioni individuali sulla via della difficile ricerca della verità.
"Die schwierige Suche nach der Wahrheit": prospettivismo nell'opera di Uwe Johnson
CHILESE, Viviana
2007
Abstract
Fin dalla pubblicazione del primo romanzo, Mutmassungen über Jakob del 1959, Uwe Johnson è stato catapultato nell'olimpo dei grandi della letteratura tedesca ed etichettato come l'autore delle due Germanie. Se fino a quel momento, infatti, si lamentava la mancanza di una letteratura tedesca che riflettesse criticamente la propria tradizione e affrontasse le responsabilità della seconda guerra mondiale, Uwe Johnson ha interpreatato fin dall'inizio la divisione della Germania come problema della nazione senza storia, mettendo implicitamente in dubbio la possibilità di una rielaborazione del passato da parte di una nazione che a soli tre anni dalla fine del conflitto è stata posta sotto la giurisdizione di potenze nemiche tra loro. La divisione della Germania ha creato uno stato di sospensione storica, una condizione di paralisi dell'animo tedesco che si vede confrontato con una realtà al di fuori della logica e del senso comune. Posto all'interno di questa schizofrenia atemporale lo scrittore annichilito non può far altro che cercare di evidenziare la complessità della storia tramite congetture (Mutmassungen über Jakob), descrizioni (Das dritte Buch über Achim) o ricostruzioni (Jahrestage) presentando così gli sfuggenti indizi delle biografie del passato. Pur conscio del fatto che la memoria non è che un vano tentativo di rappresentazione di tutti i fenomeni, lo scrittore non può esimersi dal tentativo di superare il baratro tra ieri e oggi presentando gli indizi che la Storia lascia nelle biografie individuali in una linea genealogica che dal passato porta al presente. Tuttavia l'utilizzo di un prospettivismo in senso nietzscheano diventa il mezzo per mettere in discussione gli stessi meccanismi di selezione utilizzati per la descrizione della realtà e per evidenziare, in un corto circuito tra pretesa e risultato, il valore effimero delle percezioni individuali sulla via della difficile ricerca della verità.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.