Per ritenere la sussistenza del dolo eventuale, in luogo della colpa con previsione, occorre accertare che l'agente abbia accettato come possibile la verificazione dell'evento – nel caso di incidente stradale, la morte o la lesione di altri soggetti – e non soltanto che abbia accettato una situazione di pericolo genericamente sussistente. Rispetto alla semplice previsione dell'evento (che pure caratterizza la colpa cosciente) è, peraltro, necessario un quid pluris costituito dall'accettazione hic et nunc della concreta probabilità che questo, ancorché non direttamente voluto, abbia a realizzarsi non desistendo l'agente dalla sua condotta, che continua ad essere dispiegata anche a costo di determinare l'evento medesimo. In sostanza, quindi, "accettazione del rischio" non significa accettare solamente quella situazione di pericolo nella quale si inserisce la condotta del soggetto e prospettarsi solo che l'evento possa verificarsi, in quanto ciò costituisce anche il presupposto della colpa cosciente; significa, invece, accettare anche la concreta possibilità che si realizzi quell'evento concreto, direttamente non voluto.
Dolo eventuale
PALMA, Alessandra
2010
Abstract
Per ritenere la sussistenza del dolo eventuale, in luogo della colpa con previsione, occorre accertare che l'agente abbia accettato come possibile la verificazione dell'evento – nel caso di incidente stradale, la morte o la lesione di altri soggetti – e non soltanto che abbia accettato una situazione di pericolo genericamente sussistente. Rispetto alla semplice previsione dell'evento (che pure caratterizza la colpa cosciente) è, peraltro, necessario un quid pluris costituito dall'accettazione hic et nunc della concreta probabilità che questo, ancorché non direttamente voluto, abbia a realizzarsi non desistendo l'agente dalla sua condotta, che continua ad essere dispiegata anche a costo di determinare l'evento medesimo. In sostanza, quindi, "accettazione del rischio" non significa accettare solamente quella situazione di pericolo nella quale si inserisce la condotta del soggetto e prospettarsi solo che l'evento possa verificarsi, in quanto ciò costituisce anche il presupposto della colpa cosciente; significa, invece, accettare anche la concreta possibilità che si realizzi quell'evento concreto, direttamente non voluto.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.