Con il progetto della Casa Museo Giacomo Matteotti si sono individuati nei tre livelli principali dell’edificio esistente diverse modalità di attuazione degli interventi in relazione alle diverse attività e ai possibili tipi di utenza: tra questi turisti, studenti delle scuole di diverso ordine e grado, studiosi e ricercatori. Al piano terra è stato realizzato un livello di accoglienza del pubblico, dove sono ubicati gli ambienti di servizio della Casa Museo (informazioni, guardaroba, servizi igienici, vani tecnici), e nella rimanente parte del piano gli spazi domestici (cucina, soggiorno, pranzo e studio), restaurati e arredati con mobili originari, oltre a una piccola saletta per proiezioni e un apparato di didascalie che introduce i visitatori ai diversi spazi della casa. Al piano primo, è stata ricostruita, in base alle fonti disponibili, la fisionomia degli spazi domestici (soggiorno, bagno e camere da letto), attraverso l’appropriata collocazione dei mobili e degli oggetti d’arredo originari. Al piano secondo, è stata allestita un’esposizione permanente dedicata alla vita e alle opere dello statista. I visitatori qui possono accedere a una saletta informatica e multimediale, dove sono allestite alcune postazioni dove selezionare e visionare altri materiali audiovideo legati alla figura di Matteotti, presenti presso istituzioni a livello nazionale e internazionale, potenziale nucleo di un centro studi. Sul fronte ovest sono stati localizzati i nuovi elementi di risalita necessari per la nuova destinazione museale. L’apertura al pubblico di tutti e tre i livelli della Casa Museo ha comportato infatti la necessità di affiancare alla scala interna esistente un secondo elemento di distribuzione verticale, tale da consentire sia il deflusso del pubblico dai piani secondo e primo in caso di incendio, sia l’accesso a tutti i tipi di utenti a tutti i livelli dell’edificio. Il progetto di restauro si fonda infine sulla necessaria e integrale valorizzazione del giardino, anch’esso soggetto a vincolo, considerato quale parte essenziale per la completa comprensione del luogo e delle memorie a esso legate. Dal rilievo del giardino, la presenza di essenze arboree, per lo più alloctone, testimonia della scelta di raccogliere e impiantare in questo luogo nuovi tipi di piante, forse memoria di viaggi, di luoghi cari, o semplicemente delle origini trentine della famiglia Matteotti. Anche per questi motivi, il nuovo ingresso alla Casa Museo consente ai visitatori di accedere a piedi da sud, attraversando il parco nella sua estensione.
Restauro e ristrutturazione della Casa Museo Giacomo Matteotti a Fratta Polesine
MASSARENTE, Alessandro;
2014
Abstract
Con il progetto della Casa Museo Giacomo Matteotti si sono individuati nei tre livelli principali dell’edificio esistente diverse modalità di attuazione degli interventi in relazione alle diverse attività e ai possibili tipi di utenza: tra questi turisti, studenti delle scuole di diverso ordine e grado, studiosi e ricercatori. Al piano terra è stato realizzato un livello di accoglienza del pubblico, dove sono ubicati gli ambienti di servizio della Casa Museo (informazioni, guardaroba, servizi igienici, vani tecnici), e nella rimanente parte del piano gli spazi domestici (cucina, soggiorno, pranzo e studio), restaurati e arredati con mobili originari, oltre a una piccola saletta per proiezioni e un apparato di didascalie che introduce i visitatori ai diversi spazi della casa. Al piano primo, è stata ricostruita, in base alle fonti disponibili, la fisionomia degli spazi domestici (soggiorno, bagno e camere da letto), attraverso l’appropriata collocazione dei mobili e degli oggetti d’arredo originari. Al piano secondo, è stata allestita un’esposizione permanente dedicata alla vita e alle opere dello statista. I visitatori qui possono accedere a una saletta informatica e multimediale, dove sono allestite alcune postazioni dove selezionare e visionare altri materiali audiovideo legati alla figura di Matteotti, presenti presso istituzioni a livello nazionale e internazionale, potenziale nucleo di un centro studi. Sul fronte ovest sono stati localizzati i nuovi elementi di risalita necessari per la nuova destinazione museale. L’apertura al pubblico di tutti e tre i livelli della Casa Museo ha comportato infatti la necessità di affiancare alla scala interna esistente un secondo elemento di distribuzione verticale, tale da consentire sia il deflusso del pubblico dai piani secondo e primo in caso di incendio, sia l’accesso a tutti i tipi di utenti a tutti i livelli dell’edificio. Il progetto di restauro si fonda infine sulla necessaria e integrale valorizzazione del giardino, anch’esso soggetto a vincolo, considerato quale parte essenziale per la completa comprensione del luogo e delle memorie a esso legate. Dal rilievo del giardino, la presenza di essenze arboree, per lo più alloctone, testimonia della scelta di raccogliere e impiantare in questo luogo nuovi tipi di piante, forse memoria di viaggi, di luoghi cari, o semplicemente delle origini trentine della famiglia Matteotti. Anche per questi motivi, il nuovo ingresso alla Casa Museo consente ai visitatori di accedere a piedi da sud, attraversando il parco nella sua estensione.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.