La costa emiliano-romagnola è soggetta a fenomeni di subsidenza naturale dovuta essenzialmente a cause tettoniche e a compattazione degli strati di sedimento quaternari. Il fenomeno ha subito un generale incremento a partire dal 1930, con valori dei cedimenti che sono passati da millimetri a qualche centimetro all’anno. Una delle cause di questo incremento è da ascriversi all’estrazione di metano dai giacimenti posti sia a largo che sulla costa, in particolare nel ravennate. La memoria descrive i primi risultati di un esperimento di campo “unico” al mondo presso la località Lido Adriano (Ravenna) per il controllo della subsidenza costiera. Il progetto, iniziato nel Marzo del 2003, ha come obiettivo principale il mantenimento delle pressioni del giacimento di gas denominato “Angela-Angelina”, mediante iniezione d’acqua in unità geologiche profonde (circa 4000 metri). I risultati preliminari analizzati durante la fase di iniezione iniziale sono stati incoraggianti. Durante questa fase sono stati iniettati 150 m3/giorno (160000 m3 in totale). Il monitoraggio effettuato durante il periodo 2003-2006 ha mostrato un incremento delle pressioni di 25 bar causati dall’attività di iniezione d’acqua. Il progetto prevede nel suo sviluppo futuro un incremento della portata fino a 2500 m3/giorno. Un aspetto interessante, dal punto di vista della sostenibilità ambientale del progetto, è l’utilizzo dell’acqua di mare per l’iniezione in falda profonda, adoperando l’acqua filtrata dal sistema di drenaggio BMS (Beach Management System) installato sulla spiaggia, con il doppio uso di stabilizzare quindi anche l’arenile.

Progetto sperimentale di iniezione d’acqua in unità geologiche profonde per il controllo della subsidenza costiera: il caso di studio di Lido Adriano (Ravenna)

CIAVOLA, Paolo;
2008

Abstract

La costa emiliano-romagnola è soggetta a fenomeni di subsidenza naturale dovuta essenzialmente a cause tettoniche e a compattazione degli strati di sedimento quaternari. Il fenomeno ha subito un generale incremento a partire dal 1930, con valori dei cedimenti che sono passati da millimetri a qualche centimetro all’anno. Una delle cause di questo incremento è da ascriversi all’estrazione di metano dai giacimenti posti sia a largo che sulla costa, in particolare nel ravennate. La memoria descrive i primi risultati di un esperimento di campo “unico” al mondo presso la località Lido Adriano (Ravenna) per il controllo della subsidenza costiera. Il progetto, iniziato nel Marzo del 2003, ha come obiettivo principale il mantenimento delle pressioni del giacimento di gas denominato “Angela-Angelina”, mediante iniezione d’acqua in unità geologiche profonde (circa 4000 metri). I risultati preliminari analizzati durante la fase di iniezione iniziale sono stati incoraggianti. Durante questa fase sono stati iniettati 150 m3/giorno (160000 m3 in totale). Il monitoraggio effettuato durante il periodo 2003-2006 ha mostrato un incremento delle pressioni di 25 bar causati dall’attività di iniezione d’acqua. Il progetto prevede nel suo sviluppo futuro un incremento della portata fino a 2500 m3/giorno. Un aspetto interessante, dal punto di vista della sostenibilità ambientale del progetto, è l’utilizzo dell’acqua di mare per l’iniezione in falda profonda, adoperando l’acqua filtrata dal sistema di drenaggio BMS (Beach Management System) installato sulla spiaggia, con il doppio uso di stabilizzare quindi anche l’arenile.
2008
Vicinanza, D.; Ciavola, Paolo; Biagi, S.
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