La piena operatività del sensore SEVIRI (Spinning Enhanced Visibile and Infra-Red Imager) in orbita sul METEOSAT-8 (Meteosat Second Generation, MSG) ha aperto nuove possibilità per il monitoraggio della precipitazione dallo spazio. Molte tecniche sono allo studio per sfruttare pienamente il nuovo dataset disponibile rivolgendosi a differenti classi di possibili utilizzatori, ciascuna con particolari specifiche richieste per il prodotto di stima di precipitazione da satellite. Le applicazioni per l’agrometeorologia spaziano dalla previsione di intense precipitazioni distruttive (grandine) al continuo monitoraggio anche di leggere precipitazioni. In particolare, la stima dei tempi di bagnatura fogliare richiede di poter monitorare anche livelli di precipitazione bassi, comparabili con la rugiadazione, che di solito non sono rilevanti per le altre applicazioni delle mappe di precipitazione da satellite, ma che hanno notevole impatto sullo stato della superficie fogliare. Per un evento di precipitazione che ha interessato il Friuli nel maggio del 2004 si sono elaborati i dati del radar di Fossalon di Grado e del sensore SEVIRI ottenendo mappe di precipitazione attraverso uno schema a rete neurale. Il confronto tra le mappe radar e satellite viene qui effettuato al fine di fornire un’alternativa alla disponibilità di stima ad alta risoluzione spazio-temporale prodotta dai radar polarimetrici laddove essi non siano disponibili o sufficientemente accurati. I risultati ottenuti nella classificazione pioggia-non pioggia possono essere considerati accettabili (ETS 30% circa) rendendo tale tecnica utilizzabile da sola o in sinergia con le misure radar.
La precipitazione da satellite: un prodotto alternativo per le applicazioni agrometeorlogiche di monitoraggio territoriale
PORCU', Federico;PRODI, Franco;
2005
Abstract
La piena operatività del sensore SEVIRI (Spinning Enhanced Visibile and Infra-Red Imager) in orbita sul METEOSAT-8 (Meteosat Second Generation, MSG) ha aperto nuove possibilità per il monitoraggio della precipitazione dallo spazio. Molte tecniche sono allo studio per sfruttare pienamente il nuovo dataset disponibile rivolgendosi a differenti classi di possibili utilizzatori, ciascuna con particolari specifiche richieste per il prodotto di stima di precipitazione da satellite. Le applicazioni per l’agrometeorologia spaziano dalla previsione di intense precipitazioni distruttive (grandine) al continuo monitoraggio anche di leggere precipitazioni. In particolare, la stima dei tempi di bagnatura fogliare richiede di poter monitorare anche livelli di precipitazione bassi, comparabili con la rugiadazione, che di solito non sono rilevanti per le altre applicazioni delle mappe di precipitazione da satellite, ma che hanno notevole impatto sullo stato della superficie fogliare. Per un evento di precipitazione che ha interessato il Friuli nel maggio del 2004 si sono elaborati i dati del radar di Fossalon di Grado e del sensore SEVIRI ottenendo mappe di precipitazione attraverso uno schema a rete neurale. Il confronto tra le mappe radar e satellite viene qui effettuato al fine di fornire un’alternativa alla disponibilità di stima ad alta risoluzione spazio-temporale prodotta dai radar polarimetrici laddove essi non siano disponibili o sufficientemente accurati. I risultati ottenuti nella classificazione pioggia-non pioggia possono essere considerati accettabili (ETS 30% circa) rendendo tale tecnica utilizzabile da sola o in sinergia con le misure radar.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.