Il presente lavoro si basa sulle interviste realizzate nel 2004 alle rappresentanze sindacali di due grandi imprese alimentari italiane, Barilla e Parmalat. L’obiettivo è quello di indagare il grado di innovazione organizzativa e tecnologica in queste imprese ed esaminare le forme di partecipazione dei dipendenti e delle rappresentanze sindacali ai processi decisionali. Dall’analisi emerge un deficit significativo di coinvolgimento sugli aspetti più marcatamente macro-organizzativi e strategici delle imprese, mentre politiche di coinvolgimento si affermano sugli aspetti più operativi e di organizzazione del lavoro. Se da un lato alle rappresentanze ed ancor più ai dipendenti vengono escluse informazioni sulla gestione economica e finanziaria delle imprese e sugli obiettivi strategici, dall’altro le stesse contribuiscono all’adozione di innovazioni organizzative nella produzione, nella gestione dei mercati interni del lavoro, nei sistemi retributivi. Le due imprese si sono caratterizzate nel passato anche per gradi differenti di coinvolgimento delle rappresentanze e dei dipendenti sull’innovazione organizzativa. Mentre in Barilla ha prevalso un modello debole di coinvolgimento nel quale le prerogative sono sostanzialmente rimaste alla direzione aziendale, in Parmalat situazioni critiche sul piano produttivo sono state affrontate con l’apporto significativo delle proposte e delle iniziative delle rappresentanze e dei dipendenti senza però che ciò abbia condotto a comportamenti maggiormente propensi al coinvolgimento su temi economico-finanziari di tipo strategico da parte della direzione aziendale. Le due esperienze partecipative e l’evoluzione recente delle due imprese suggeriscono quindi riflessioni sul modello di partnership invitando a considerare maggiormente la partecipazione di tutti gli stakeholders alla conduzione dell’impresa.
Sviluppo organizzativo, partecipazione dei dipendenti e relazioni industriali in Barilla e Parmalat
PINI, Paolo;
2005
Abstract
Il presente lavoro si basa sulle interviste realizzate nel 2004 alle rappresentanze sindacali di due grandi imprese alimentari italiane, Barilla e Parmalat. L’obiettivo è quello di indagare il grado di innovazione organizzativa e tecnologica in queste imprese ed esaminare le forme di partecipazione dei dipendenti e delle rappresentanze sindacali ai processi decisionali. Dall’analisi emerge un deficit significativo di coinvolgimento sugli aspetti più marcatamente macro-organizzativi e strategici delle imprese, mentre politiche di coinvolgimento si affermano sugli aspetti più operativi e di organizzazione del lavoro. Se da un lato alle rappresentanze ed ancor più ai dipendenti vengono escluse informazioni sulla gestione economica e finanziaria delle imprese e sugli obiettivi strategici, dall’altro le stesse contribuiscono all’adozione di innovazioni organizzative nella produzione, nella gestione dei mercati interni del lavoro, nei sistemi retributivi. Le due imprese si sono caratterizzate nel passato anche per gradi differenti di coinvolgimento delle rappresentanze e dei dipendenti sull’innovazione organizzativa. Mentre in Barilla ha prevalso un modello debole di coinvolgimento nel quale le prerogative sono sostanzialmente rimaste alla direzione aziendale, in Parmalat situazioni critiche sul piano produttivo sono state affrontate con l’apporto significativo delle proposte e delle iniziative delle rappresentanze e dei dipendenti senza però che ciò abbia condotto a comportamenti maggiormente propensi al coinvolgimento su temi economico-finanziari di tipo strategico da parte della direzione aziendale. Le due esperienze partecipative e l’evoluzione recente delle due imprese suggeriscono quindi riflessioni sul modello di partnership invitando a considerare maggiormente la partecipazione di tutti gli stakeholders alla conduzione dell’impresa.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.