L’articolo mira ad evidenziare l’importanza e le caratteristiche delle politiche industriali oggi, facendo in larga misura riferimento ai contributi confluiti nell’International Handbook of Industrial Policy (Bianchi e Labory, 2006a) a seguito di un vasto progetto di ricerca recentemente concluso . Se nello Handbook proponiamo (Bianchi e Labory, 2006b) una riflessione sull’evoluzione storica delle politiche industriali analizzando il problema del ruolo dello Stato nello sviluppo industriale ed evidenziando la varietà di azioni che compongono le politiche industriali, nel presente articolo cerchiamo invece di approfondire la riflessione, da un lato, proponendo una definizione più stringente delle nuove politiche industriali e una tassonomia delle azioni che la compongono, dall’altro realizzando una analisi più approfondita delle politiche industriali di 8 paesi: quattro asiatici (Giappone, Corea, Taiwan e Singapore) e quattro europei (Italia, Francia, Germania e Regno Unito). L’analisi degli otto paesi mostra chiaramente come passando dalla politica industriale interventista che caratterizza il periodo dal 1945 agli anni ’70 (la ricostruzione in Europa e Giappone ed il decollo delle altre economie asiatiche) alla politica liberista negli anni 80 e primi ’90, si approdi infine alla fase attuale, che potremmo definire pragmatica, in cui le azioni adottate prevedono misure sia per il libero agire delle forze di mercato sia per orientare la struttura industriale (verso industrie ad alto contenuto tecnologico). La fase attuale risulta anche caratterizzata dalla crescente sovrapposizione tra misure e tra livelli di governo.
La politica industriale in un'economia aperta e basata sulla conoscenza
LABORY, Sandrine
2006
Abstract
L’articolo mira ad evidenziare l’importanza e le caratteristiche delle politiche industriali oggi, facendo in larga misura riferimento ai contributi confluiti nell’International Handbook of Industrial Policy (Bianchi e Labory, 2006a) a seguito di un vasto progetto di ricerca recentemente concluso . Se nello Handbook proponiamo (Bianchi e Labory, 2006b) una riflessione sull’evoluzione storica delle politiche industriali analizzando il problema del ruolo dello Stato nello sviluppo industriale ed evidenziando la varietà di azioni che compongono le politiche industriali, nel presente articolo cerchiamo invece di approfondire la riflessione, da un lato, proponendo una definizione più stringente delle nuove politiche industriali e una tassonomia delle azioni che la compongono, dall’altro realizzando una analisi più approfondita delle politiche industriali di 8 paesi: quattro asiatici (Giappone, Corea, Taiwan e Singapore) e quattro europei (Italia, Francia, Germania e Regno Unito). L’analisi degli otto paesi mostra chiaramente come passando dalla politica industriale interventista che caratterizza il periodo dal 1945 agli anni ’70 (la ricostruzione in Europa e Giappone ed il decollo delle altre economie asiatiche) alla politica liberista negli anni 80 e primi ’90, si approdi infine alla fase attuale, che potremmo definire pragmatica, in cui le azioni adottate prevedono misure sia per il libero agire delle forze di mercato sia per orientare la struttura industriale (verso industrie ad alto contenuto tecnologico). La fase attuale risulta anche caratterizzata dalla crescente sovrapposizione tra misure e tra livelli di governo.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.