Giacomo Leopardi (1798-1837), del quale ricorre quest’anno il duecentesimo anniversario della nascita, appartiene a quella specie di uomini che hanno un abito mentale veramente scientifico. Egli si pose con lo stesso rigore di fronte alla poesia e alla prosa, alle ricerche filologiche e erudite, alle traduzioni, alla riflessione filosofica. Se avesse dedicato la sua attenzione prevalente alle scienze naturali o alle scienze fisico-matematiche, sarebbe diventato uno studioso insigne anche in questi campi. E’ quindi riduttivo a proposito di Leopardi introdurre il discorso delle due culture e andare ad esaminare i suoi rapporti con quella parte della conoscenza che si raggruppa sotto le discipline fisico-matematiche. Riduttivo e difficilissimo perché una solida conoscenza scientifica in particolare astronomica si rivela in quasi tutte le sue opere e in particolare nelle Operette morali e nello Zibaldone. Inoltre esaminare gli interessi matematici di Leopardi può essere interessante per diversi motivi, tenendo conto che le scienze matematiche agli inizi dell’Ottocento includevano anche discipline come l’astronomia, la meccanica celeste, l’ottica, parte della geografia, lo studio della prospettiva e soprattutto la scienza delle acque (idraulica). Innanzitutto indagare sugli interessi matematici di Leopardi può contribuire a conoscere meglio i suoi primi studi, che interessano molto la critica leopardiana, per il posto importante che vi ebbe l’insegnamento delle scienze. Inoltre dal dibattito familiare con il padre Monaldo, curioso avversario del sistema copernicano, viene fuori un quadro di censure ancora persistenti nei primi decenni dell'Ottocento.

Leopardi e le scienze matematiche

BORGATO, Maria Teresa;PEPE, Luigi
1998

Abstract

Giacomo Leopardi (1798-1837), del quale ricorre quest’anno il duecentesimo anniversario della nascita, appartiene a quella specie di uomini che hanno un abito mentale veramente scientifico. Egli si pose con lo stesso rigore di fronte alla poesia e alla prosa, alle ricerche filologiche e erudite, alle traduzioni, alla riflessione filosofica. Se avesse dedicato la sua attenzione prevalente alle scienze naturali o alle scienze fisico-matematiche, sarebbe diventato uno studioso insigne anche in questi campi. E’ quindi riduttivo a proposito di Leopardi introdurre il discorso delle due culture e andare ad esaminare i suoi rapporti con quella parte della conoscenza che si raggruppa sotto le discipline fisico-matematiche. Riduttivo e difficilissimo perché una solida conoscenza scientifica in particolare astronomica si rivela in quasi tutte le sue opere e in particolare nelle Operette morali e nello Zibaldone. Inoltre esaminare gli interessi matematici di Leopardi può essere interessante per diversi motivi, tenendo conto che le scienze matematiche agli inizi dell’Ottocento includevano anche discipline come l’astronomia, la meccanica celeste, l’ottica, parte della geografia, lo studio della prospettiva e soprattutto la scienza delle acque (idraulica). Innanzitutto indagare sugli interessi matematici di Leopardi può contribuire a conoscere meglio i suoi primi studi, che interessano molto la critica leopardiana, per il posto importante che vi ebbe l’insegnamento delle scienze. Inoltre dal dibattito familiare con il padre Monaldo, curioso avversario del sistema copernicano, viene fuori un quadro di censure ancora persistenti nei primi decenni dell'Ottocento.
1998
Borgato, Maria Teresa; Pepe, Luigi
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