Scopo: L’anemia è una condizione frequente nel soggetto anziano. Numerosi studi hanno confermato questo dato sia in soggetti free-living(1) sia in soggetti istituzionalizzati mentre più scarsi sono i dati relativi a pazienti anziani ospedalizzati (2,3). Inoltre nel paziente anziano frequentemente la causa dell’anemia non è identificabile,Alcuni studi epidemiologici, infatti, hanno riportato che in oltre 1/3 dei casi la causa dell’anemia non è identificabile (anemia idiopatica) (1). Scopo di questo studio è stato quindi quello di stimare la prevalenza delle diverse forme di anemia in pazienti anziani ospedalizzati e descriverne le caratteristiche cliniche. Materiali e metodi: Sono stati esaminati retrospettivamente i dati di 1005 pazienti consecutivamente ricoverati presso la nostra U.O. nel periodo gennaio-agosto 2008; criteri d’inclusione nello studio erano età ≥ 70 anni e un periodo di degenza ≥4 giorni. Abbiamo cosi ottenuto un campione di 573 soggetti con età media di 81 anni. L’anemia è stata definita, in base ai criteri OMS, per valori di emoglobina inferiori a 13 g/dl per gli uomini e inferiori a 12 g/dl per le donne. Come cause di anemia sono state considerate: l’anemia sideropenica, l’anemia post-emorragica, le forme da deficit di vitamina B12 e/o acido folico, l’anemia da insufficienza renale cronica, l’anemia da infiammazione cronica (definita in presenza di bassi livelli di sideremia e livelli normali o aumentati di ferritina), l’anemia da patologie ematologiche (mieloma, sindrome mielodisplastica, beta-talassemia eterozigote) e la forma idiopatica (dopo esclusione di tutte le altre forme). Risultati: L’età media del campione era 81.6 anni, il 56% del campione era composto da donne. La prevalenza di anemia era del 58.5%, 64% negli uomini e 54% nelle donne. La prevalenza di anemia aumentava all’aumentare dell’età in entrambi i sessi (p <0.01). Per un sottogruppo di 105 pazienti erano disponibili tutti i dati per la diagnosi differenziale delle diverse cause di anemia. In oltre un terzo di questi pazienti (34.3%) erano riscontrabili due o più cause di anemia, un quarto dei pazienti (25.7%) aveva una forma idiopatica, il 15.2% aveva anemia da infiammazione cronica mentre tutte le altre forme avevano una prevalenza inferiore al 10%. Tra i pazienti con anemia da causa multipla l’89% aveva due cause concomitanti mentre il restante 11% aveva tre cause. Tra le forme da causa multipla le associazioni più comuni erano deficit di vit.B12 e/o folati associato ad anemia post-emorragica (22.2%) e anemia da infiammazione cronica associata a deficit di Vit.B12 e/o folati (19.4%). Per quanto riguarda la gravità dell’anemia, i pazienti con anemia da causa multipla avevano una forma grave (3 o più gr. sotto il cut-off diagnostico) nel 58.3% dei casi mentre nei pazienti con forma idiopatica la frequenza era del 18.5%. Conclusione: Nei pazienti anziani ospedalizzati, l’anemia da causa multipla e l’anemia idiopatica costituiscono il 60% di tutte le forme di anemia. Questi risultati suggeriscono una potenziale inadeguatezza in ambito geriatrico dei comuni algoritmi diagnostici, sottolineando la necessità, per un migliore inquadramento diagnostico e terapeutico, di una ricerca sistematica di tutte le possibili cause.
L'anemia nel paziente geriatrico: elevata prevalenza di forme da causa multipla e di forme “idiopatiche”
SIOULIS, Fotini;MARALDI, Cinzia;VOLPATO, Stefano;FELLIN, Renato
2008
Abstract
Scopo: L’anemia è una condizione frequente nel soggetto anziano. Numerosi studi hanno confermato questo dato sia in soggetti free-living(1) sia in soggetti istituzionalizzati mentre più scarsi sono i dati relativi a pazienti anziani ospedalizzati (2,3). Inoltre nel paziente anziano frequentemente la causa dell’anemia non è identificabile,Alcuni studi epidemiologici, infatti, hanno riportato che in oltre 1/3 dei casi la causa dell’anemia non è identificabile (anemia idiopatica) (1). Scopo di questo studio è stato quindi quello di stimare la prevalenza delle diverse forme di anemia in pazienti anziani ospedalizzati e descriverne le caratteristiche cliniche. Materiali e metodi: Sono stati esaminati retrospettivamente i dati di 1005 pazienti consecutivamente ricoverati presso la nostra U.O. nel periodo gennaio-agosto 2008; criteri d’inclusione nello studio erano età ≥ 70 anni e un periodo di degenza ≥4 giorni. Abbiamo cosi ottenuto un campione di 573 soggetti con età media di 81 anni. L’anemia è stata definita, in base ai criteri OMS, per valori di emoglobina inferiori a 13 g/dl per gli uomini e inferiori a 12 g/dl per le donne. Come cause di anemia sono state considerate: l’anemia sideropenica, l’anemia post-emorragica, le forme da deficit di vitamina B12 e/o acido folico, l’anemia da insufficienza renale cronica, l’anemia da infiammazione cronica (definita in presenza di bassi livelli di sideremia e livelli normali o aumentati di ferritina), l’anemia da patologie ematologiche (mieloma, sindrome mielodisplastica, beta-talassemia eterozigote) e la forma idiopatica (dopo esclusione di tutte le altre forme). Risultati: L’età media del campione era 81.6 anni, il 56% del campione era composto da donne. La prevalenza di anemia era del 58.5%, 64% negli uomini e 54% nelle donne. La prevalenza di anemia aumentava all’aumentare dell’età in entrambi i sessi (p <0.01). Per un sottogruppo di 105 pazienti erano disponibili tutti i dati per la diagnosi differenziale delle diverse cause di anemia. In oltre un terzo di questi pazienti (34.3%) erano riscontrabili due o più cause di anemia, un quarto dei pazienti (25.7%) aveva una forma idiopatica, il 15.2% aveva anemia da infiammazione cronica mentre tutte le altre forme avevano una prevalenza inferiore al 10%. Tra i pazienti con anemia da causa multipla l’89% aveva due cause concomitanti mentre il restante 11% aveva tre cause. Tra le forme da causa multipla le associazioni più comuni erano deficit di vit.B12 e/o folati associato ad anemia post-emorragica (22.2%) e anemia da infiammazione cronica associata a deficit di Vit.B12 e/o folati (19.4%). Per quanto riguarda la gravità dell’anemia, i pazienti con anemia da causa multipla avevano una forma grave (3 o più gr. sotto il cut-off diagnostico) nel 58.3% dei casi mentre nei pazienti con forma idiopatica la frequenza era del 18.5%. Conclusione: Nei pazienti anziani ospedalizzati, l’anemia da causa multipla e l’anemia idiopatica costituiscono il 60% di tutte le forme di anemia. Questi risultati suggeriscono una potenziale inadeguatezza in ambito geriatrico dei comuni algoritmi diagnostici, sottolineando la necessità, per un migliore inquadramento diagnostico e terapeutico, di una ricerca sistematica di tutte le possibili cause.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.