Le trasformazioni avvenute nella società italiana con l’intensificarsi dei flussi migratori e del terrorismo internazionale, possono avere prodotto notevoli e pervasive modificazioni nelle relazioni intergruppi in termini di chiusura cognitiva e sociale nei confronti degli outgroup (Jost e Hunydady, 2002). In considerazione di tali andamenti e dell’incremento di episodi di razzismo e di antisemitismo (EUMC, 2006) questo studio investiga i possibili nessi fra motivazioni a rafforzare le disuguaglianze intergruppi e percezione di due minoranze religiose, piuttosto che etniche: Ebrei e Musulmani. Tramite un questionario differenziato per tipo di minoranza, abbiamo verificato: a) come 401 studenti universitari percepiscono i target in termini di entitatività (Castano et al, 1999), pregiudizio (Levinson e Sanford, 1944; Pettigrew e Meertens, 1995) e deumanizzazione (Pérez e Chulvi, 2003; Struch e Schwartz, 1989); b) la forza delle relazioni fra livelli di dominanza (Pratto et al. 1994) e di etnocentrismo (Aiello e Areni, 1998) dei perceiver e misure di percezione sociale dei target, c) come l’adesione a sistemi di credenze non egalitarie influenza la percezione dei target. I risultati, discussi nel quadro delle relazioni intergruppi ed a possibili azioni di riduzione del pregiudizio, evidenziano percezioni differenziate verso Musulmani ed Ebrei, ove spiccano livelli di pregiudizio e di discriminazione più consistenti nei confronti dei primi. Poiché sono i partecipanti con alti livelli di etnocentrismo a manifestare atteggiamenti di pregiudizio e comportamenti discriminatori più marcati verso i Musulmani, questo ci porta a sostenere che chi è etnocentrico non è egualmente pregiudizievole nei confronti delle due minoranze religiose considerate.
CHI È ETNOCENTRICO È EGUALMENTE PREGIUDIZIEVOLE NEI CONFRONTI DI DIFFERENTI MINORANZE RELIGIOSE?
RAVENNA, Marcella;RONCARATI, Alessandra
2008
Abstract
Le trasformazioni avvenute nella società italiana con l’intensificarsi dei flussi migratori e del terrorismo internazionale, possono avere prodotto notevoli e pervasive modificazioni nelle relazioni intergruppi in termini di chiusura cognitiva e sociale nei confronti degli outgroup (Jost e Hunydady, 2002). In considerazione di tali andamenti e dell’incremento di episodi di razzismo e di antisemitismo (EUMC, 2006) questo studio investiga i possibili nessi fra motivazioni a rafforzare le disuguaglianze intergruppi e percezione di due minoranze religiose, piuttosto che etniche: Ebrei e Musulmani. Tramite un questionario differenziato per tipo di minoranza, abbiamo verificato: a) come 401 studenti universitari percepiscono i target in termini di entitatività (Castano et al, 1999), pregiudizio (Levinson e Sanford, 1944; Pettigrew e Meertens, 1995) e deumanizzazione (Pérez e Chulvi, 2003; Struch e Schwartz, 1989); b) la forza delle relazioni fra livelli di dominanza (Pratto et al. 1994) e di etnocentrismo (Aiello e Areni, 1998) dei perceiver e misure di percezione sociale dei target, c) come l’adesione a sistemi di credenze non egalitarie influenza la percezione dei target. I risultati, discussi nel quadro delle relazioni intergruppi ed a possibili azioni di riduzione del pregiudizio, evidenziano percezioni differenziate verso Musulmani ed Ebrei, ove spiccano livelli di pregiudizio e di discriminazione più consistenti nei confronti dei primi. Poiché sono i partecipanti con alti livelli di etnocentrismo a manifestare atteggiamenti di pregiudizio e comportamenti discriminatori più marcati verso i Musulmani, questo ci porta a sostenere che chi è etnocentrico non è egualmente pregiudizievole nei confronti delle due minoranze religiose considerate.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.