INTRODUZIONE E OBIETTIVI: L’obiettivo del management terapeutico dei pazienti affetti da Insufficienza Renale Cronica (IRC) in trattamento emodialitico è il mantenimento, il più a lungo possibile, dell’accesso vascolare. Il processo noto come “iperplasia miointimale” (IM) nelle pareti vascolari della fistola arterovenosa (FAV) è considerato uno dei principali fattori implicati nel fallimento della procedura, ed è strettamente correlato alle variazioni emodinamiche interessanti la camera anastomotica della FAV, ed alla presenza della stessa sutura chirurgica. Molteplici studi hanno dimostrato ispessimenti delle tonache intima e muscolare in corrispondenza della sutura chirurgica, che costituisce nelle pareti vascolari un corpo estraneo, stimolando una reazione infiammatoria cronica, rappresentando quindi un cofattore importante nella progressione dell’IM. Una sutura riassorbibile potrebbe essere in grado di ridurre la reazione da corpo estraneo. MATERIALI E METODI: Dal 2001 127 FAV sono state consecutivamente create utilizzando come materiale da sutura il PTC (MaxonTM), un monofilamento in di calibro 7/0, con doppio ago, assorbibile in 180 giorni. RISULTATI: Non sono state registrate deiscenze, nè pseudoaneurismi nel periodo di maturazione della FAV. Non sono stati registrati fallimenti legati a stenosi perianastomotica. Sono stati registrati 18 “fallimenti precoci” (14,2 %), di cui 13 (10,2 %) da mancata maturazione della FAV, e 5 (3,9 %) da trombosi della FAV. 9 “fake failures” da compressione “ab-extrinseco” della FAV, da sanguinamento postchirurgico, mai da deiscenza della ferita, sono state risolte dopo evacuazione dell’ematoma. La probabilità di sopravvivenza ad un anno (Kaplan – Meier) delle nostre FAV in PTC, è risultata del 76,3%. CONCLUSIONI: In Italia l’80% delle FAV viene confezionato da Nefrologi che hanno acquisito la manualità e la tecnica chirurgica necessarie; vengono demandate al Chirurgo le FAV di “particolare impegno” (ateromasia, vasculopatie, ridotti calibri vascolari, fallimento di precedenti procedure). Il gruppo di pazienti descritto è un “sottogruppo” caratterizzato da maggior morbilità e prognosi peggiore. Il tasso di sopravvivenza ad 1 anno delle FAV confezionate con PTC, confrontato con i dati di Letteratura Internazionale (84,7% Rooijens, 2004; 83% studio DOPPS, 2002) può essere considerato un dato accettabile, tenendo conto della tipologia dei pazienti affidati al Chirurgo. Il PTC è una valida e sicura alternativa nella procedura di creazione delle FAV, in quanto probabilmente in grado di minimizzare l’IM, prolungandone la vitalità. Resta da verificare istologicamente l’effettivo ruolo del PTC nelle pareti vascolari; è inoltre necessario effettuare una valutazione a lungo termine di un campione di pazienti più rappresentativo della popolazione affetta da IRC.
UTILIZZO DI SUTURA RIASSORBIBILE NEL CONFEZIONAMENTO DI FISTOLE ARTERO-VENOSE PER EMODIALISI
DE TULLIO, Damiano;OCCHIONORELLI, Savino;PELLEGRINI, Davide;STANO, Rocco;MESSINA, Federico;BAIANO, Livio;CATIZONE, Luigi;AZZENA, Gianfranco
2008
Abstract
INTRODUZIONE E OBIETTIVI: L’obiettivo del management terapeutico dei pazienti affetti da Insufficienza Renale Cronica (IRC) in trattamento emodialitico è il mantenimento, il più a lungo possibile, dell’accesso vascolare. Il processo noto come “iperplasia miointimale” (IM) nelle pareti vascolari della fistola arterovenosa (FAV) è considerato uno dei principali fattori implicati nel fallimento della procedura, ed è strettamente correlato alle variazioni emodinamiche interessanti la camera anastomotica della FAV, ed alla presenza della stessa sutura chirurgica. Molteplici studi hanno dimostrato ispessimenti delle tonache intima e muscolare in corrispondenza della sutura chirurgica, che costituisce nelle pareti vascolari un corpo estraneo, stimolando una reazione infiammatoria cronica, rappresentando quindi un cofattore importante nella progressione dell’IM. Una sutura riassorbibile potrebbe essere in grado di ridurre la reazione da corpo estraneo. MATERIALI E METODI: Dal 2001 127 FAV sono state consecutivamente create utilizzando come materiale da sutura il PTC (MaxonTM), un monofilamento in di calibro 7/0, con doppio ago, assorbibile in 180 giorni. RISULTATI: Non sono state registrate deiscenze, nè pseudoaneurismi nel periodo di maturazione della FAV. Non sono stati registrati fallimenti legati a stenosi perianastomotica. Sono stati registrati 18 “fallimenti precoci” (14,2 %), di cui 13 (10,2 %) da mancata maturazione della FAV, e 5 (3,9 %) da trombosi della FAV. 9 “fake failures” da compressione “ab-extrinseco” della FAV, da sanguinamento postchirurgico, mai da deiscenza della ferita, sono state risolte dopo evacuazione dell’ematoma. La probabilità di sopravvivenza ad un anno (Kaplan – Meier) delle nostre FAV in PTC, è risultata del 76,3%. CONCLUSIONI: In Italia l’80% delle FAV viene confezionato da Nefrologi che hanno acquisito la manualità e la tecnica chirurgica necessarie; vengono demandate al Chirurgo le FAV di “particolare impegno” (ateromasia, vasculopatie, ridotti calibri vascolari, fallimento di precedenti procedure). Il gruppo di pazienti descritto è un “sottogruppo” caratterizzato da maggior morbilità e prognosi peggiore. Il tasso di sopravvivenza ad 1 anno delle FAV confezionate con PTC, confrontato con i dati di Letteratura Internazionale (84,7% Rooijens, 2004; 83% studio DOPPS, 2002) può essere considerato un dato accettabile, tenendo conto della tipologia dei pazienti affidati al Chirurgo. Il PTC è una valida e sicura alternativa nella procedura di creazione delle FAV, in quanto probabilmente in grado di minimizzare l’IM, prolungandone la vitalità. Resta da verificare istologicamente l’effettivo ruolo del PTC nelle pareti vascolari; è inoltre necessario effettuare una valutazione a lungo termine di un campione di pazienti più rappresentativo della popolazione affetta da IRC.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.