All’inizio del terzo millennio l’EUROPA, allargati i suoi confini, sembra avere davanti a se due scenari di possibile sviluppo: -una omologazione di comportamenti, economie, stili di vita, dominati da pochi grandi conglomerati industriali e di servizi in un paesaggio SUB-URBANO caratterizzato dalla triade grattacieli, autostrade, periferie; -una GLOBALIZZAZIONE realizzata attraverso la valorizzazione delle caratteristiche regionali: ambiente naturale, ambiente URBANO, cibo, cultura, usanze, tecniche costruttive, tipologie insediative. In questo secondo scenario, ispirato alla creazione di un mondo arricchito dalla varietà e dalla differenza, la ricerca della dimensione regionale in architettura diventa centrale come alternativa alla diffusione di una condizione periferica, o meglio sub-urbana, su scala mondiale. Quali sono le caratteristiche architettoniche di una REGIONE e come si può classificare un’architettura regionale? La recente esperienza americana del NEW URBANISM, testimone del deciso cambiamento di rotta rispetto alla superata politica del sistema grattacielo-autostrada-villetta-ipermercato a favore di nuove comunità urbane tradizionali proprio da parte di coloro che il modello sub-urbano lo hanno inventato, mostra pragmaticamente la profonda riforma del sistema fondata sulla presa di coscienza che troppo alti sono i costi economici, sociali e ambientali di un modello basato unicamente sull’uso dell’automobile. Strumenti innovativi come il CODICE URBANO di riferimento possono essere calati anche nella realtà del nostro sistema pianificatorio, proprio come elemento di raccordo tra la scala della pianificazione urbanistica e quella della realizzazione architettonica, con il fine di definire una strategia generale di crescita e di riqualificazione per costruire nuovi villaggi, quartieri urbani e città riconoscibili come appartenenti a una determinata area geografica e culturale, integrati certamente con le migliori tecniche costruttive, ma rispettose di ciò che è stato e di ciò che deve essere ancora, immutabile nel rapporto società-ordinamenti-luoghi. Vengono analizzati alcuni casi di studio relativi a progetti di riqualificazione e completamento in contesto urbano e suburbano.
IL RUOLO DELL’ARCHITETTURA REGIONALE NELLA COSTRUZIONE DELLA CITTÀ EUROPEA
BUCCI, Alessandro
2005
Abstract
All’inizio del terzo millennio l’EUROPA, allargati i suoi confini, sembra avere davanti a se due scenari di possibile sviluppo: -una omologazione di comportamenti, economie, stili di vita, dominati da pochi grandi conglomerati industriali e di servizi in un paesaggio SUB-URBANO caratterizzato dalla triade grattacieli, autostrade, periferie; -una GLOBALIZZAZIONE realizzata attraverso la valorizzazione delle caratteristiche regionali: ambiente naturale, ambiente URBANO, cibo, cultura, usanze, tecniche costruttive, tipologie insediative. In questo secondo scenario, ispirato alla creazione di un mondo arricchito dalla varietà e dalla differenza, la ricerca della dimensione regionale in architettura diventa centrale come alternativa alla diffusione di una condizione periferica, o meglio sub-urbana, su scala mondiale. Quali sono le caratteristiche architettoniche di una REGIONE e come si può classificare un’architettura regionale? La recente esperienza americana del NEW URBANISM, testimone del deciso cambiamento di rotta rispetto alla superata politica del sistema grattacielo-autostrada-villetta-ipermercato a favore di nuove comunità urbane tradizionali proprio da parte di coloro che il modello sub-urbano lo hanno inventato, mostra pragmaticamente la profonda riforma del sistema fondata sulla presa di coscienza che troppo alti sono i costi economici, sociali e ambientali di un modello basato unicamente sull’uso dell’automobile. Strumenti innovativi come il CODICE URBANO di riferimento possono essere calati anche nella realtà del nostro sistema pianificatorio, proprio come elemento di raccordo tra la scala della pianificazione urbanistica e quella della realizzazione architettonica, con il fine di definire una strategia generale di crescita e di riqualificazione per costruire nuovi villaggi, quartieri urbani e città riconoscibili come appartenenti a una determinata area geografica e culturale, integrati certamente con le migliori tecniche costruttive, ma rispettose di ciò che è stato e di ciò che deve essere ancora, immutabile nel rapporto società-ordinamenti-luoghi. Vengono analizzati alcuni casi di studio relativi a progetti di riqualificazione e completamento in contesto urbano e suburbano.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.