La realtà del multiculturalismo pone in primo piano la questione connessa alla possibilità di conciliare il rispetto delle specificità distintive con l’unità degli ordinamenti politici e giuridici, nell’ottica della garanzia di un certo grado di coesione sociale e di tolleranza. Si tratta di fare i conti con l’alterità nel contesto di uno spazio pubblico popolato da individui e comunità che rivendicano la loro identità culturale. L’esigenza, irrinunciabile per le democrazie contemporanee, al fine di evitare forme di conflittualità intollerabili per la tenuta della società, nonché pericolosi fenomeni di reciproca estraneità e di disgregazione, è quella di un’inclusione delle richieste identitarie sensibile alle differenze. Ciò implica che si sia riconosciuti in quanto individui aventi peculiari identità e non a dispetto delle specifiche appartenenze. Le culture, peraltro, svolgono un ruolo essenziale nella socializzazione e nella formazione della personalità e sono soggette a reinterpretazioni e ridefinizioni. La sfera pubblica va configurata come “spazio della presenza” che fornisce la “pubblicità” necessaria per la conferma delle identità. Questo esclude che gli aspetti identitari siano eliminati o nascosti. Il diritto, in contesti di pluralismo culturale, è chiamato a fornire la cornice normativa idonea a facilitare l’interazione, combattendo le discriminazioni e salvaguardando le diversità senza livellare astrattamente, nel rispetto della parità e della dignità delle persone.

Identità e appartenenza in un'epoca di grandi cambiamenti

PASTORE, Baldassare
2008

Abstract

La realtà del multiculturalismo pone in primo piano la questione connessa alla possibilità di conciliare il rispetto delle specificità distintive con l’unità degli ordinamenti politici e giuridici, nell’ottica della garanzia di un certo grado di coesione sociale e di tolleranza. Si tratta di fare i conti con l’alterità nel contesto di uno spazio pubblico popolato da individui e comunità che rivendicano la loro identità culturale. L’esigenza, irrinunciabile per le democrazie contemporanee, al fine di evitare forme di conflittualità intollerabili per la tenuta della società, nonché pericolosi fenomeni di reciproca estraneità e di disgregazione, è quella di un’inclusione delle richieste identitarie sensibile alle differenze. Ciò implica che si sia riconosciuti in quanto individui aventi peculiari identità e non a dispetto delle specifiche appartenenze. Le culture, peraltro, svolgono un ruolo essenziale nella socializzazione e nella formazione della personalità e sono soggette a reinterpretazioni e ridefinizioni. La sfera pubblica va configurata come “spazio della presenza” che fornisce la “pubblicità” necessaria per la conferma delle identità. Questo esclude che gli aspetti identitari siano eliminati o nascosti. Il diritto, in contesti di pluralismo culturale, è chiamato a fornire la cornice normativa idonea a facilitare l’interazione, combattendo le discriminazioni e salvaguardando le diversità senza livellare astrattamente, nel rispetto della parità e della dignità delle persone.
2008
Multiculturalismo; identità; riconoscimento; tolleranza; democrazia.
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