Recluteremo 100 pazienti con severa e monolaterale IVC appartenenti alle classi CEAP C4-6 e selezionati attraverso un esame clinico ed ecoDoppler (Esaote Technos con sonda da 7,5 MHz). Successivamente saranno sottoposti ad esame pletismografico ad aria, in modo da misurare quali soggetti siano comparabili dal punto di vista della compromissione emodinamica. Selezioneremo anche attraverso gli stessi criteri diagnostici 30 soggetti controllo privi di IVC. Dopo consenso informato l'intera coorte viene sottoposta contemporaneamente ad un prelievo ematico dal braccio e da una vena perimalleolare per dosare i seguenti parametri: - Ferritina - Transferrina - Sideremia, che rappresenta la quota di transferrina saturata dal ferro - Capacità totale di legare il ferro (TIBC), espressa dalla formula Transferrina x 1,25, visto che ogni mg di transferrina può legare 1,25 ng di ferro - %TIBC satura espressa dalla formula sideremia/transferrina x 100 - Aptoglobulina - MMP9, sia la frazione attiva che il proenzima - Ossido nitrico/sintetasi inducibile Contemporaneamente mediante un apparecchio di spettroscopia ad infrarossi (NIRS) si valuta lo stress ossidativo dei tessuti misurando le concentrazioni dell'ossiemoglobina, della desossiemoglobina e della citocromo-ossidasi. Su questi soggetti doseremo anche la emosiderina urinaria (4). I campioni di sangue verranno contemporaneamente prelevati da una vena del braccio e della caviglia, a paziente seduto, senza laccio, e con il paziente in una posizione di riposo nell'ora che precede il prelievo stesso. Temperatura ed orario del prelievo saranno costanti. Le determinazioni saranno ripetute 2 volte ed usate per comparazione statistica con test del T di Student. Verranno considerati significativi valori inferiori a 0,05. Risultati attesi: Dimostrare la liberazione di ferro dai depositi con contemporaneo stress ossidativo (misurato col NIRS), a cui dovrebbe conseguire un aumento dello NO e una riduzione delle MMP9. Questa dimostrazione permetterebbe di mettere in relazione il ferro con la catena patogenetica fin qui nota delle ulcere venose.
PRIN 2004 Rapporti fra sovraccarico di ferro, stress ossidativo e lesione ulcerosa nei pazienti affetti da insufficienza venosa cronica.
ZAMBONI, Paolo
2004
Abstract
Recluteremo 100 pazienti con severa e monolaterale IVC appartenenti alle classi CEAP C4-6 e selezionati attraverso un esame clinico ed ecoDoppler (Esaote Technos con sonda da 7,5 MHz). Successivamente saranno sottoposti ad esame pletismografico ad aria, in modo da misurare quali soggetti siano comparabili dal punto di vista della compromissione emodinamica. Selezioneremo anche attraverso gli stessi criteri diagnostici 30 soggetti controllo privi di IVC. Dopo consenso informato l'intera coorte viene sottoposta contemporaneamente ad un prelievo ematico dal braccio e da una vena perimalleolare per dosare i seguenti parametri: - Ferritina - Transferrina - Sideremia, che rappresenta la quota di transferrina saturata dal ferro - Capacità totale di legare il ferro (TIBC), espressa dalla formula Transferrina x 1,25, visto che ogni mg di transferrina può legare 1,25 ng di ferro - %TIBC satura espressa dalla formula sideremia/transferrina x 100 - Aptoglobulina - MMP9, sia la frazione attiva che il proenzima - Ossido nitrico/sintetasi inducibile Contemporaneamente mediante un apparecchio di spettroscopia ad infrarossi (NIRS) si valuta lo stress ossidativo dei tessuti misurando le concentrazioni dell'ossiemoglobina, della desossiemoglobina e della citocromo-ossidasi. Su questi soggetti doseremo anche la emosiderina urinaria (4). I campioni di sangue verranno contemporaneamente prelevati da una vena del braccio e della caviglia, a paziente seduto, senza laccio, e con il paziente in una posizione di riposo nell'ora che precede il prelievo stesso. Temperatura ed orario del prelievo saranno costanti. Le determinazioni saranno ripetute 2 volte ed usate per comparazione statistica con test del T di Student. Verranno considerati significativi valori inferiori a 0,05. Risultati attesi: Dimostrare la liberazione di ferro dai depositi con contemporaneo stress ossidativo (misurato col NIRS), a cui dovrebbe conseguire un aumento dello NO e una riduzione delle MMP9. Questa dimostrazione permetterebbe di mettere in relazione il ferro con la catena patogenetica fin qui nota delle ulcere venose.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.