1.3 Abstract del Programma di Ricerca Testo italiano Il presente progetto è annuale e prevede la collaborazione di 2 Unità con sede rispettivamente presso l’Università di Ferrara e l’Università della Calabria. Lo scopo del progetto è affrontare, in modo sperimentale e attraverso l’uso di metodologie recenti e innovative, alcuni aspetti centrali e ancora inesplorati che riguardano lo sviluppo neuropsicologico del neonato pretermine. Negli ultimi 25 anni, le conoscenze circa lo sviluppo umano sono cresciute in modo esponenziale. Questo si è verificato in larga parte grazie all’avvento delle moderne neuroscienze e ai continui avanzamenti tecnologici che hanno consentito la messa a punto di strumenti sempre più efficienti e precisi. Entrambi questi fattori, di fatto, hanno favorito l’emergere di nuovi approcci basati su di una mutua convergenza tra scienze del cervello e scienze comportamentali. Il presente progetto è emerso sullo sfondo di questo nuovo scenario teorico interpretando: 1) la necessità di una mutua collaborazione tra discipline scientifiche fino a pochi anni fa in scarso contatto tra loro; 2) la grande opportunità offerta dagli sviluppi tecnologici e dalla relativa facilità con cui è possibile avere accesso a tali tecnologie. Per quanto riguarda il primo punto, il progetto si fonda su di una collaborazione di tipo interdisciplinare, riunendo competenze e prospettive diverse. Complessivamente, infatti, prendono parte al progetto 6 psicologi dello sviluppo, 4 pediatri (neonatologi), uno psicologo clinico dello sviluppo e un fisico. Sia le metodologie che intendiamo utilizzare sia i temi che ci proponiamo di indagare derivano da un’area della ricerca dove la psicologia (in particolare la psicologia dello sviluppo) e le scienze mediche (in particolare la pediatria) arrivano in parte a sovrapporsi. Per quanto riguarda il secondo punto, il progetto si fonda sull’utilizzo di metodologie non-invasive, computerizzate e ad alta tecnologia, quali la risonanza magnetica (RM) e la INFANT-SEATLE, una nuova procedura per la misurazione dello startle. In particolare, l’Unità di Ricerca 1 (Università di Ferrara), proponendo la clonazione di un’apparecchiatura ideata recentemente da alcuni componenti del gruppo ferrarese (INFANT-SEATLE), assume parte attiva nella continua evoluzione che caratterizza le scienze dello sviluppo in questi ultimi anni. L’Unità di Ricerca 2 (Università della Calabria) si affida invece a una metodologia ben consolidata basata sulle neuroimmagini, la risonanza magnetica (RM), allo scopo di ottenere un esame dettagliato delle strutture cerebrali del pretermine nel corso del primo sviluppo extrauterino. Entrambi i progetti prevedono inoltre l’utilizzo di alcune tra le più importanti e note tecniche osservative per la codifica del comportamento non-verbale e per la descrizione dell’interazione madre-bambino. Sulla base di queste premesse e interpretando un bisogno più generale che emerge dalla ricerca sullo sviluppo umano, si intende affrontare un tema cruciale sia della moderna medicina sia della psicologia: la nascita pretermine. L’aumento dell’incidenza della nascita prematura e i recenti progressi tecnologici compiuti dalle scienze mediche in grado di garantire la vita a bambini con peso al di sotto dei 500 gr., rendono necessario, infatti, comprenderne a fondo le implicazioni neurologiche e psicologiche. Con questo obiettivo, l’Unità di Ricerca di Ferrara affronterà il problema della diagnosi precoce delle disfunzioni del SNC nel pretermine attraverso l’analisi dello startle spontaneo e provocato. Inoltre, getterà le basi per iniziare ad indagare le fasi più precoci dello sviluppo emozionale di questi soggetti. L’Unità di ricerca della Calabria indagherà, invece, sempre nel pretermine, la relazione tra lo sviluppo del SNC e la qualità dell’interazione madre-bambino. Il progetto prevede, infine, l’attivazione di 4 borse di ricerca riservate a giovani studiosi. Due verranno attivate presso l’Università della Calabria e due presso l’Università di Ferrara.

Nuove tecniche sperimentali per lo studio dello sviluppo neuropsicologico del neonato pretermine. PROGETTO PRIN (Coordinatore nazionale)

DONDI, Marco
2006

Abstract

1.3 Abstract del Programma di Ricerca Testo italiano Il presente progetto è annuale e prevede la collaborazione di 2 Unità con sede rispettivamente presso l’Università di Ferrara e l’Università della Calabria. Lo scopo del progetto è affrontare, in modo sperimentale e attraverso l’uso di metodologie recenti e innovative, alcuni aspetti centrali e ancora inesplorati che riguardano lo sviluppo neuropsicologico del neonato pretermine. Negli ultimi 25 anni, le conoscenze circa lo sviluppo umano sono cresciute in modo esponenziale. Questo si è verificato in larga parte grazie all’avvento delle moderne neuroscienze e ai continui avanzamenti tecnologici che hanno consentito la messa a punto di strumenti sempre più efficienti e precisi. Entrambi questi fattori, di fatto, hanno favorito l’emergere di nuovi approcci basati su di una mutua convergenza tra scienze del cervello e scienze comportamentali. Il presente progetto è emerso sullo sfondo di questo nuovo scenario teorico interpretando: 1) la necessità di una mutua collaborazione tra discipline scientifiche fino a pochi anni fa in scarso contatto tra loro; 2) la grande opportunità offerta dagli sviluppi tecnologici e dalla relativa facilità con cui è possibile avere accesso a tali tecnologie. Per quanto riguarda il primo punto, il progetto si fonda su di una collaborazione di tipo interdisciplinare, riunendo competenze e prospettive diverse. Complessivamente, infatti, prendono parte al progetto 6 psicologi dello sviluppo, 4 pediatri (neonatologi), uno psicologo clinico dello sviluppo e un fisico. Sia le metodologie che intendiamo utilizzare sia i temi che ci proponiamo di indagare derivano da un’area della ricerca dove la psicologia (in particolare la psicologia dello sviluppo) e le scienze mediche (in particolare la pediatria) arrivano in parte a sovrapporsi. Per quanto riguarda il secondo punto, il progetto si fonda sull’utilizzo di metodologie non-invasive, computerizzate e ad alta tecnologia, quali la risonanza magnetica (RM) e la INFANT-SEATLE, una nuova procedura per la misurazione dello startle. In particolare, l’Unità di Ricerca 1 (Università di Ferrara), proponendo la clonazione di un’apparecchiatura ideata recentemente da alcuni componenti del gruppo ferrarese (INFANT-SEATLE), assume parte attiva nella continua evoluzione che caratterizza le scienze dello sviluppo in questi ultimi anni. L’Unità di Ricerca 2 (Università della Calabria) si affida invece a una metodologia ben consolidata basata sulle neuroimmagini, la risonanza magnetica (RM), allo scopo di ottenere un esame dettagliato delle strutture cerebrali del pretermine nel corso del primo sviluppo extrauterino. Entrambi i progetti prevedono inoltre l’utilizzo di alcune tra le più importanti e note tecniche osservative per la codifica del comportamento non-verbale e per la descrizione dell’interazione madre-bambino. Sulla base di queste premesse e interpretando un bisogno più generale che emerge dalla ricerca sullo sviluppo umano, si intende affrontare un tema cruciale sia della moderna medicina sia della psicologia: la nascita pretermine. L’aumento dell’incidenza della nascita prematura e i recenti progressi tecnologici compiuti dalle scienze mediche in grado di garantire la vita a bambini con peso al di sotto dei 500 gr., rendono necessario, infatti, comprenderne a fondo le implicazioni neurologiche e psicologiche. Con questo obiettivo, l’Unità di Ricerca di Ferrara affronterà il problema della diagnosi precoce delle disfunzioni del SNC nel pretermine attraverso l’analisi dello startle spontaneo e provocato. Inoltre, getterà le basi per iniziare ad indagare le fasi più precoci dello sviluppo emozionale di questi soggetti. L’Unità di ricerca della Calabria indagherà, invece, sempre nel pretermine, la relazione tra lo sviluppo del SNC e la qualità dell’interazione madre-bambino. Il progetto prevede, infine, l’attivazione di 4 borse di ricerca riservate a giovani studiosi. Due verranno attivate presso l’Università della Calabria e due presso l’Università di Ferrara.
2006
Dondi, Marco
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