L’Artrite Reumatoide (RA) è una patologia autoimmune con eziologia multifattoriale. L’identificazione dei fattori genetici coinvolti nella patogenesi della RA è fondamentale per consentire una diagnosi precoce e lo sviluppo di strategie terapeutiche dirette verso le cause della patologia. Tuttavia, la natura della suscettibilità genetica della RA è ancora ampiamente sconosciuta. Alcune evidenze suggeriscono un possibile ruolo di varianti comune nel gene MTHFR (Metilene-Tetraidrofolato Reduttasi) nell’eziologia della RA. In questo studio abbiamo analizzato i polimorfismi MTHFR c.677C>T e c.1298A>C in un gruppo di 217 pazienti RA di origine italiana ed in un gruppo di soggetti sani di controllo. Genotipi e diplotipi di ciascun soggetto incluso nello studio sono stati ottenuti mediante PCR ed analisi di restrizione, utilizzando PCR-allele specifica per risolvere la fase genotipica dei doppi eterozigoti. Mentre per il polimorfismo c.677C>T non sono state rilevate differenze significative nelle frequenze genotipiche dei casi e dei controlli, in riferimento al polimorfismo c.1298A>C è stato riscontrato un incremento della frequenza degli omozigoti 1298CC. Questi ultimi sono risultati tutti omozigoti 677TT, ed il diplotipo 677TT/1298CC è risultato associato ad un incremento significativo del rischio per RA di circa tre volte (OR 2.97, 95%; 95%C.I. 1.43-6.16). I risultati ottenuti suggeriscono che il diplotipo 677TT/1298CC può essere considerato un fattore di suscettibilità a bassa penetranza per RA, ed indicano che alterazioni nel bilancio metabolico dei folati possono concorrere all’eziologia della RA.
Associazione tra il polimorfismo c.1298A>C del gene MTHFR (Metilenetetraidrofolato Reduttasi) e l’artrite reumatoide
RUBINI, Michele;BARICORDI, Olavio;CAVALLARO, Alessandra;GOVONI, Marcello;TROTTA, Francesco
2006
Abstract
L’Artrite Reumatoide (RA) è una patologia autoimmune con eziologia multifattoriale. L’identificazione dei fattori genetici coinvolti nella patogenesi della RA è fondamentale per consentire una diagnosi precoce e lo sviluppo di strategie terapeutiche dirette verso le cause della patologia. Tuttavia, la natura della suscettibilità genetica della RA è ancora ampiamente sconosciuta. Alcune evidenze suggeriscono un possibile ruolo di varianti comune nel gene MTHFR (Metilene-Tetraidrofolato Reduttasi) nell’eziologia della RA. In questo studio abbiamo analizzato i polimorfismi MTHFR c.677C>T e c.1298A>C in un gruppo di 217 pazienti RA di origine italiana ed in un gruppo di soggetti sani di controllo. Genotipi e diplotipi di ciascun soggetto incluso nello studio sono stati ottenuti mediante PCR ed analisi di restrizione, utilizzando PCR-allele specifica per risolvere la fase genotipica dei doppi eterozigoti. Mentre per il polimorfismo c.677C>T non sono state rilevate differenze significative nelle frequenze genotipiche dei casi e dei controlli, in riferimento al polimorfismo c.1298A>C è stato riscontrato un incremento della frequenza degli omozigoti 1298CC. Questi ultimi sono risultati tutti omozigoti 677TT, ed il diplotipo 677TT/1298CC è risultato associato ad un incremento significativo del rischio per RA di circa tre volte (OR 2.97, 95%; 95%C.I. 1.43-6.16). I risultati ottenuti suggeriscono che il diplotipo 677TT/1298CC può essere considerato un fattore di suscettibilità a bassa penetranza per RA, ed indicano che alterazioni nel bilancio metabolico dei folati possono concorrere all’eziologia della RA.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.