Dopo decenni in cui il termine "politica industriale" risultava di fatto estromesso dal vocabolario degli economisti mainstream, si assiste negli ultimi anni ad un ritrovato interesse, tra gli studiosi e tra i policy makers, verso l'ipotesi di interventi pubblici a favore dell'industria come strumento chiave per lo sviluppo e la competitivita' . Questo interesse per le tematiche di politica industriale non può esaurirsi in un ritorno al passato, ma deve necessariamente confrontarsi con i mutamenti che caratterizzano la nostra epoca. La dimensioni del cambiamento sono molteplici e strettamente interrelate. Nuovi attori economici sulla scena globale. L'emergere di paesi di nuova industrializzazione quali Cina, India e Paesi dell'Est Europa che possono porsi come nuovi competitors particolarmente agguerriti non solo sui segmenti di produzione tradizionali ma anche su quelli innovativi e ad alta tecnologia. Al tempo stesso, emergono in questo processo di cambiamento anche nuove opportunità di sviluppo per i paesi industrializzati che spingono a cercare di comprendere le dinamiche di questi nuovi attori sulla scena globale per chiarire il nuovo contesto globale in cui paesi come l'Italia si trovano ad operare. In questo senso i paesi di nuova industrializzazione possono offrirsi come nuovi partners, ma anche come nuovi mercati e siti produttivi in un ottica di delocalizzazione strategica. Nuovi settori industriali. La scienza sta determinando una nuova rivoluzione, economica e tecnologica, che i cui benefici ricadono in maniera sempre più diretta sull'industria che, a sua volta, ha dato e può dare essa stessa contributi significativi al progresso scientifico-tecnologico in un'interdipendenza, non esaustiva, ma di grande rilevanza per la crescita economica e il benessere collettivo. In particolare, alla scienza in specifiche aree di frontiera sono direttamente legati nuovi settori ad altissimo valore aggiunto e strategici da un punto di vistra di sviluppo industriale. Un esempio importante sono le biotecnologie e in generale molte industrie del settore life-science (genetica, farmacogenomica, ecc.). In questo nuovo contesto appare necessario ripensare gli approcci tradizionali alle politiche industriali: in primo luogo, si deve tendere al superamento di una politica industriale strettamente settorile a favore di interventi di tipo "trasversale" o orizzontale, ovvero non a settori dati, ma investendo nella promozione di risorse strategiche a tutti i livelli. Tali asset strategici possono essere identificati come asset intangibili. Esiste una letteratura in forte espansione che mette in chiara evidenza l'importanza di asset intangibili come Il presente progetto di ricerca nasce dunque dall'esigenza di integrare in un quadro di definizione ed analisi delle politiche industriali il concetto di asset intangibili per poi arrivare ad un quadro di studio complesso e articolato che comprende diverse fasi di policy: dalla fissazione degli obiettivi, alla gestion/organizzazione degli interventi per arrivare all'analisi degli output e all'analisi d'impatto delle politiche.

Misurare e valutare il contenuto intangibile della produzione industriale e l'impatto degli asset intangibili nella nuova economia: Disegno, studio e valutazione degli interventi di policy

RUBINI, Lauretta
2007

Abstract

Dopo decenni in cui il termine "politica industriale" risultava di fatto estromesso dal vocabolario degli economisti mainstream, si assiste negli ultimi anni ad un ritrovato interesse, tra gli studiosi e tra i policy makers, verso l'ipotesi di interventi pubblici a favore dell'industria come strumento chiave per lo sviluppo e la competitivita' . Questo interesse per le tematiche di politica industriale non può esaurirsi in un ritorno al passato, ma deve necessariamente confrontarsi con i mutamenti che caratterizzano la nostra epoca. La dimensioni del cambiamento sono molteplici e strettamente interrelate. Nuovi attori economici sulla scena globale. L'emergere di paesi di nuova industrializzazione quali Cina, India e Paesi dell'Est Europa che possono porsi come nuovi competitors particolarmente agguerriti non solo sui segmenti di produzione tradizionali ma anche su quelli innovativi e ad alta tecnologia. Al tempo stesso, emergono in questo processo di cambiamento anche nuove opportunità di sviluppo per i paesi industrializzati che spingono a cercare di comprendere le dinamiche di questi nuovi attori sulla scena globale per chiarire il nuovo contesto globale in cui paesi come l'Italia si trovano ad operare. In questo senso i paesi di nuova industrializzazione possono offrirsi come nuovi partners, ma anche come nuovi mercati e siti produttivi in un ottica di delocalizzazione strategica. Nuovi settori industriali. La scienza sta determinando una nuova rivoluzione, economica e tecnologica, che i cui benefici ricadono in maniera sempre più diretta sull'industria che, a sua volta, ha dato e può dare essa stessa contributi significativi al progresso scientifico-tecnologico in un'interdipendenza, non esaustiva, ma di grande rilevanza per la crescita economica e il benessere collettivo. In particolare, alla scienza in specifiche aree di frontiera sono direttamente legati nuovi settori ad altissimo valore aggiunto e strategici da un punto di vistra di sviluppo industriale. Un esempio importante sono le biotecnologie e in generale molte industrie del settore life-science (genetica, farmacogenomica, ecc.). In questo nuovo contesto appare necessario ripensare gli approcci tradizionali alle politiche industriali: in primo luogo, si deve tendere al superamento di una politica industriale strettamente settorile a favore di interventi di tipo "trasversale" o orizzontale, ovvero non a settori dati, ma investendo nella promozione di risorse strategiche a tutti i livelli. Tali asset strategici possono essere identificati come asset intangibili. Esiste una letteratura in forte espansione che mette in chiara evidenza l'importanza di asset intangibili come Il presente progetto di ricerca nasce dunque dall'esigenza di integrare in un quadro di definizione ed analisi delle politiche industriali il concetto di asset intangibili per poi arrivare ad un quadro di studio complesso e articolato che comprende diverse fasi di policy: dalla fissazione degli obiettivi, alla gestion/organizzazione degli interventi per arrivare all'analisi degli output e all'analisi d'impatto delle politiche.
2007
Rubini, Lauretta
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