Nel contributo si analizzano le posizioni assunte dalla Corte costituzionale in merito al diritto alla riservatezza, figura giuridica dalle molteplici sfaccettature e, soprattutto, priva di tutela esplicita nella Carta costituzionale. Attraverso l’esame della giurisprudenza della Corte, si cerca di enucleare un’ipotesi unitaria sulle soluzioni interpretative escogitate dal giudice delle leggi al fine di attribuire protezione di rango costituzionale alla privacy. Un breve cenno è infine dedicato al diritto all’autodeterminazione informativa, approdato di recente nel novero delle figure soggettive salvaguardate dalla Corte costituzionale e riconducibile ad una declinazione, affatto evoluta, del concetto di riservatezza. SOMMARIO: 1. Le prime posizioni assunte dalla Corte sulla riservatezza come valore fondamentale della persona umana: l’assenza di un parametro normativo preciso. – 2. La progressiva individuazione delle norme che definiscono la tutela costituzionale del diritto alla riservatezza. – 3. La costruzione della Corte costituzionale: la riservatezza trova riconoscimento nell’art. 2 Cost., affiancato dalle disposizioni sui diritti di libertà di volta in volta rilevanti nel caso concreto. – 4. L’estensione in via interpretativa dell’ambito di applicazione di talune norme costituzionali – 5. L’autentico strumento della protezione costituzionale del diritto alla riservatezza: un’interpretazione fondata prevalentemente sui “valori”. – 6. Indecisioni sulla definizione del diritto: il problema dei dati patrimoniali. – 7. L’affacciarsi nella giurisprudenza costituzionale del diritto alla riservatezza come diritto di controllo sui propri dati.
La giurisprudenza costituzionale italiana tra diritto alla riservatezza e potere di controllo sulle informazioni personali
MORELLI, Francesco Bartolo
2007
Abstract
Nel contributo si analizzano le posizioni assunte dalla Corte costituzionale in merito al diritto alla riservatezza, figura giuridica dalle molteplici sfaccettature e, soprattutto, priva di tutela esplicita nella Carta costituzionale. Attraverso l’esame della giurisprudenza della Corte, si cerca di enucleare un’ipotesi unitaria sulle soluzioni interpretative escogitate dal giudice delle leggi al fine di attribuire protezione di rango costituzionale alla privacy. Un breve cenno è infine dedicato al diritto all’autodeterminazione informativa, approdato di recente nel novero delle figure soggettive salvaguardate dalla Corte costituzionale e riconducibile ad una declinazione, affatto evoluta, del concetto di riservatezza. SOMMARIO: 1. Le prime posizioni assunte dalla Corte sulla riservatezza come valore fondamentale della persona umana: l’assenza di un parametro normativo preciso. – 2. La progressiva individuazione delle norme che definiscono la tutela costituzionale del diritto alla riservatezza. – 3. La costruzione della Corte costituzionale: la riservatezza trova riconoscimento nell’art. 2 Cost., affiancato dalle disposizioni sui diritti di libertà di volta in volta rilevanti nel caso concreto. – 4. L’estensione in via interpretativa dell’ambito di applicazione di talune norme costituzionali – 5. L’autentico strumento della protezione costituzionale del diritto alla riservatezza: un’interpretazione fondata prevalentemente sui “valori”. – 6. Indecisioni sulla definizione del diritto: il problema dei dati patrimoniali. – 7. L’affacciarsi nella giurisprudenza costituzionale del diritto alla riservatezza come diritto di controllo sui propri dati.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.