Il volume analizza la disciplina comunitaria della competenza giurisdizionale in materia di contratti, concentrandosi in particolare sulla previsione dettata dall'art. 5 n. 1 del regolamento n. 44/2001/CE. La prospettiva dalla quale vengono esaminate le questioni interpretative che interessano tale norma è quella della "armonia decisoria": in breve, lo studio si propone di verificare se, ed in che termini, l'interpretazione dell'art. 5 n. 1 possa essere orientata verso l'obiettivo della armonia delle decisioni, così da scongiurare - per quanto possibile - il pericolo che la cognizione dei diversi aspetti del medesimo rapporto contrattuale venga concorrentemente devoluta a giudici di Stati diversi. L'indagine muove dall'illustrazione dei caratteri di fondo e della evoluzione del foro della materia contrattuale nello spazio giudiziario europeo, e dall'analisi, in termini generali, del problema interpretativo delle competenze speciali; in questo essa esamina, in special modo, il fondamento del principio di armonia decisoria e i rapporti che esso intrattiene con altri principi che pure ispirano i c.d. fori speciali: in particolare, i principi di prossimità e di prevedibilità del giudice competente. Vengono quindi affrontate, su queste basi, le principali questioni interpretative suscitate dalla disposizione in parola, e in particolare: la questione della portata applicativa del foro della "materia contrattuale"; la questione delle partizioni introdotte dal legislatore comunitario all'interno della "materia contrattuale", con riguardo ai concetti di "compravendita di beni" e "prestazione di servizi"; la questione relativa alla individuazione dell’obbligazione rilevante ai fini della competenza giurisdizionale; la questione della identificazione del "locus destinatae solutionis".
La giurisdizione in materia contrattuale. L'art. 5 n. 1 del regolamento n. 44/2001/CE nella prospettiva della armonia delle decisioni
FRANZINA, Pietro
2006
Abstract
Il volume analizza la disciplina comunitaria della competenza giurisdizionale in materia di contratti, concentrandosi in particolare sulla previsione dettata dall'art. 5 n. 1 del regolamento n. 44/2001/CE. La prospettiva dalla quale vengono esaminate le questioni interpretative che interessano tale norma è quella della "armonia decisoria": in breve, lo studio si propone di verificare se, ed in che termini, l'interpretazione dell'art. 5 n. 1 possa essere orientata verso l'obiettivo della armonia delle decisioni, così da scongiurare - per quanto possibile - il pericolo che la cognizione dei diversi aspetti del medesimo rapporto contrattuale venga concorrentemente devoluta a giudici di Stati diversi. L'indagine muove dall'illustrazione dei caratteri di fondo e della evoluzione del foro della materia contrattuale nello spazio giudiziario europeo, e dall'analisi, in termini generali, del problema interpretativo delle competenze speciali; in questo essa esamina, in special modo, il fondamento del principio di armonia decisoria e i rapporti che esso intrattiene con altri principi che pure ispirano i c.d. fori speciali: in particolare, i principi di prossimità e di prevedibilità del giudice competente. Vengono quindi affrontate, su queste basi, le principali questioni interpretative suscitate dalla disposizione in parola, e in particolare: la questione della portata applicativa del foro della "materia contrattuale"; la questione delle partizioni introdotte dal legislatore comunitario all'interno della "materia contrattuale", con riguardo ai concetti di "compravendita di beni" e "prestazione di servizi"; la questione relativa alla individuazione dell’obbligazione rilevante ai fini della competenza giurisdizionale; la questione della identificazione del "locus destinatae solutionis".I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
