Nell’immaginario collettivo, la progettazione di una residenza unifamiliare racchiude in sé il senso più autentico ed immediato di ogni fare architettonico. Nella casa confluiscono non soltanto relazioni di stretta necessità funzionale, fisica o psicologica; in maniera assai più articolata, in essa coesistono linguaggi rappresentativi, tensioni formali, volontà di personalistiche affermazioni estetiche, desideri di trasgressione. Quello dell’abitazione isolata, tema principe di buona parte dell’architettura del Novecento ed eletto da molti dei suoi protagonisti a manifesto poetico e programmatico, è perciò da tempo considerato, per gli allievi architetti, il più naturale ed immediato contatto con la prima esperienza progettuale. Gli studenti, in ciò accompagnati da specifiche esercitazioni sulla selezione dell’idea, sulla manipolazione elementare della forma e sul potenziale espressivo della materia, sono stati chiamati alla definizione progressiva di un preciso e personale percorso ideativo verso la concretizzazione del progetto. Idea, forma e materia hanno assunto il carattere di termini paradigmatici nel dialogo di ininterrotto confronto tra allievi e docente. Ognuno ha seguito sentieri indipendenti di ricerca verso la scoperta della sostanza progettuale giungendo, non di rado, ad esiti di notevole qualità compositiva e formale; ognuno ha sondato con la semplicità, l’immediatezza e la freschezza del neofita i primi dubbi e le prime esitazioni di una professione in bilico tra arte e scienza.
Laboratorio di Progettazione Architettonica IB
GAIANI, Alessandro
2001
Abstract
Nell’immaginario collettivo, la progettazione di una residenza unifamiliare racchiude in sé il senso più autentico ed immediato di ogni fare architettonico. Nella casa confluiscono non soltanto relazioni di stretta necessità funzionale, fisica o psicologica; in maniera assai più articolata, in essa coesistono linguaggi rappresentativi, tensioni formali, volontà di personalistiche affermazioni estetiche, desideri di trasgressione. Quello dell’abitazione isolata, tema principe di buona parte dell’architettura del Novecento ed eletto da molti dei suoi protagonisti a manifesto poetico e programmatico, è perciò da tempo considerato, per gli allievi architetti, il più naturale ed immediato contatto con la prima esperienza progettuale. Gli studenti, in ciò accompagnati da specifiche esercitazioni sulla selezione dell’idea, sulla manipolazione elementare della forma e sul potenziale espressivo della materia, sono stati chiamati alla definizione progressiva di un preciso e personale percorso ideativo verso la concretizzazione del progetto. Idea, forma e materia hanno assunto il carattere di termini paradigmatici nel dialogo di ininterrotto confronto tra allievi e docente. Ognuno ha seguito sentieri indipendenti di ricerca verso la scoperta della sostanza progettuale giungendo, non di rado, ad esiti di notevole qualità compositiva e formale; ognuno ha sondato con la semplicità, l’immediatezza e la freschezza del neofita i primi dubbi e le prime esitazioni di una professione in bilico tra arte e scienza.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.