Nelle architetture ferraresi si conserva un elevato numero di portali in materiale lapideo con i relativi infissi lignei di chiusura, realizzati tra il XVI e il XIX secolo secondo tecniche tradizionali. L’analisi di casi reali ha interessato un congruo numero di elementi, e si è rivolta sia al portale inteso quale struttura e analizzato negli elementi lapidei costitutivi (bugne, conci, pilastri, stemmi, gradini, eccetera), sia all’infisso ligneo, che tende a essere conservato nel tempo, anche se con modifiche e adattamenti. Per i portali si è proceduto all’individuazione dei materiali lapidei impiegati, che testimoniano una larga predominanza di pietre provenienti dell’area veneta (in assenza di materiali locali), con considerazioni generali sulle morfologie di degrado prevalenti; grande attenzione è stata rivolta inoltre al riconoscimento delle tracce di lavorazione e alle modalità di messa in opera. L’infisso ligneo è stato analizzato nel rapporto con il portale lapideo, che si evidenzia in modo particolare in continuità con i capitelli e i basamenti dei pilastri d’imposta oltre che nel sistema di battute, e nei diversi strati di tavole, che sovrapponendosi determinano le specchiature. Infine si è posta attenzione alla ferramenta, con rilievo accurato di maniglie e batocchi, meccanismi di chiusura, serrature e catenacci, perni e cerniere, bandelle e paletti.
Portali e portoni per una storia della tradizione costruttiva ferrarese
DI FRANCESCO, Carla;FABBRI, Rita;BEVILACQUA, Fabio;GRILLINI, Gian Carlo
2009
Abstract
Nelle architetture ferraresi si conserva un elevato numero di portali in materiale lapideo con i relativi infissi lignei di chiusura, realizzati tra il XVI e il XIX secolo secondo tecniche tradizionali. L’analisi di casi reali ha interessato un congruo numero di elementi, e si è rivolta sia al portale inteso quale struttura e analizzato negli elementi lapidei costitutivi (bugne, conci, pilastri, stemmi, gradini, eccetera), sia all’infisso ligneo, che tende a essere conservato nel tempo, anche se con modifiche e adattamenti. Per i portali si è proceduto all’individuazione dei materiali lapidei impiegati, che testimoniano una larga predominanza di pietre provenienti dell’area veneta (in assenza di materiali locali), con considerazioni generali sulle morfologie di degrado prevalenti; grande attenzione è stata rivolta inoltre al riconoscimento delle tracce di lavorazione e alle modalità di messa in opera. L’infisso ligneo è stato analizzato nel rapporto con il portale lapideo, che si evidenzia in modo particolare in continuità con i capitelli e i basamenti dei pilastri d’imposta oltre che nel sistema di battute, e nei diversi strati di tavole, che sovrapponendosi determinano le specchiature. Infine si è posta attenzione alla ferramenta, con rilievo accurato di maniglie e batocchi, meccanismi di chiusura, serrature e catenacci, perni e cerniere, bandelle e paletti.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.