La Tomografia Computerizzata con raggi X, più comunemente nota con l'acronimo TAC o TC, è una consolidata tecnica di imaging non invasiva e non distruttiva, in grado di fornire informazioni di tipo fisico e morfologico sulla struttura interna degli oggetti investigati. Nonostante si tratti di una metodica più complessa e costosa rispetto alla radiografia tradizionale, l'utilizzo della TAC è motivato dal fatto che essa permette una ricostruzione tridimensionale dell'oggetto, superando quindi un importante limite della radiografia, ovvero la sovrapposizione nell'immagine di elementi appartenenti a strati diversi dell'oggetto analizzato. A partire da un set di immagini radiografiche acquisite su 3600 e successivamente elaborate con sofisticati algoritmi matematici, la tomografia consente infatti di ottenerc immagini di sezioni trasversali del campione investigato, le cosiddette slices. Una volta ricostruite tutte le slices, è possibile visualizzare l'intero volume dell'oggetto mediante un software di rendering 3D, che permette anche di effettuare elaborazioni e tagli virtuali sul volume ricostruito, classificare i materiali di cui è costituito l'oggetto o rimuovere selettivamente alcuni strati per rivelare informazioni aggiuntive. Inoltre, il modello numerico 3D del cam- Pione, metrologicamente esatto, può essere utilizzato per applicazioni di realtà virtuale, creazione di archivi digitali o realizzazione di repliche mediante la stereolitografia laser o la stampa 3D.
La Tomografia a raggi X per lo studio di opere d’arte
Fauzia Albertin;Rosa Brancaccio
2024
Abstract
La Tomografia Computerizzata con raggi X, più comunemente nota con l'acronimo TAC o TC, è una consolidata tecnica di imaging non invasiva e non distruttiva, in grado di fornire informazioni di tipo fisico e morfologico sulla struttura interna degli oggetti investigati. Nonostante si tratti di una metodica più complessa e costosa rispetto alla radiografia tradizionale, l'utilizzo della TAC è motivato dal fatto che essa permette una ricostruzione tridimensionale dell'oggetto, superando quindi un importante limite della radiografia, ovvero la sovrapposizione nell'immagine di elementi appartenenti a strati diversi dell'oggetto analizzato. A partire da un set di immagini radiografiche acquisite su 3600 e successivamente elaborate con sofisticati algoritmi matematici, la tomografia consente infatti di ottenerc immagini di sezioni trasversali del campione investigato, le cosiddette slices. Una volta ricostruite tutte le slices, è possibile visualizzare l'intero volume dell'oggetto mediante un software di rendering 3D, che permette anche di effettuare elaborazioni e tagli virtuali sul volume ricostruito, classificare i materiali di cui è costituito l'oggetto o rimuovere selettivamente alcuni strati per rivelare informazioni aggiuntive. Inoltre, il modello numerico 3D del cam- Pione, metrologicamente esatto, può essere utilizzato per applicazioni di realtà virtuale, creazione di archivi digitali o realizzazione di repliche mediante la stereolitografia laser o la stampa 3D.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


