Con la sentenza WS. c. Bulgaria, del 16 gennaio 2024, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha riconosciuto che le donne migranti vittime di violenza di genere nel proprio paese d’origine hanno diritto al riconoscimento dello status di rifugiato e, conseguentemente, alla protezione internazionale. Sebbene gli esiti della decisione riflettano la crescente attenzione per le questioni di genere ormai diffusa nel panorama internazionale, tuttavia ancora permangono criticità ad assicurare, nella prassi, un’effettiva tutela alle vittime di simili abusi.
Migrazioni femminili: la Corte di Giustizia dell’Unione europea riconosce lo status di rifugiato alle donne vittime di violenza di genere
Maria Fiore Angori
2025
Abstract
Con la sentenza WS. c. Bulgaria, del 16 gennaio 2024, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha riconosciuto che le donne migranti vittime di violenza di genere nel proprio paese d’origine hanno diritto al riconoscimento dello status di rifugiato e, conseguentemente, alla protezione internazionale. Sebbene gli esiti della decisione riflettano la crescente attenzione per le questioni di genere ormai diffusa nel panorama internazionale, tuttavia ancora permangono criticità ad assicurare, nella prassi, un’effettiva tutela alle vittime di simili abusi.File in questo prodotto:
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