Il contributo racconta la pratica progettuale come relazione tra teoria e prassi. In una visione del progetto inteso come operare in un contesto reale che ha come obiettivo l'interpretazione dell'architettonica come integrazione tra esistente e nuovo, l'integrazione ai paesaggi antropici e naturali esistenti. L'indagine si sviluppa attraverso l'analisi di sette progetti denominati "accadimenti architettonici", una selezione retroattiva di progetti condotti nell'ambito dell'attività professionale, accademica e di ricerca. Questi interventi coprono tutte le scale dall'architettura dell’opera alla scala microurbana, sino alle nuove realizzazioni per il riuso dell'esistente, condotte nella provincia marchigiana di Pesaro e Urbino. Nei progetti si esplorano modelli tipo-morfologici radicati ai luoghi, come la tipologia della corte centrale o l'addizione di corpi in appoggio a fabbricati esistenti. Si identifica la presenza di sette azioni applicate in sette punti degli accadimenti architettonici. Queste azioni si articolano in una ricerca spaziale dell’architettura anche in rapporto alla natura, a partire dalla “geometria e la sezione della terra”, "aperta definizione”, “gravità” di simmetrie calibrate, creazione di “eterni passaggi” o filtri che confondono il dentro e il fuori rafforzando il “dialogo” simbiotico con l'ambiente circostante. I progetti cercano di rivolgere lo sguardo verso il limite dell'orizzonte come “inquadramenti”, e “separazioni”.
Accadimenti architettonici
Valentina Radi
2024
Abstract
Il contributo racconta la pratica progettuale come relazione tra teoria e prassi. In una visione del progetto inteso come operare in un contesto reale che ha come obiettivo l'interpretazione dell'architettonica come integrazione tra esistente e nuovo, l'integrazione ai paesaggi antropici e naturali esistenti. L'indagine si sviluppa attraverso l'analisi di sette progetti denominati "accadimenti architettonici", una selezione retroattiva di progetti condotti nell'ambito dell'attività professionale, accademica e di ricerca. Questi interventi coprono tutte le scale dall'architettura dell’opera alla scala microurbana, sino alle nuove realizzazioni per il riuso dell'esistente, condotte nella provincia marchigiana di Pesaro e Urbino. Nei progetti si esplorano modelli tipo-morfologici radicati ai luoghi, come la tipologia della corte centrale o l'addizione di corpi in appoggio a fabbricati esistenti. Si identifica la presenza di sette azioni applicate in sette punti degli accadimenti architettonici. Queste azioni si articolano in una ricerca spaziale dell’architettura anche in rapporto alla natura, a partire dalla “geometria e la sezione della terra”, "aperta definizione”, “gravità” di simmetrie calibrate, creazione di “eterni passaggi” o filtri che confondono il dentro e il fuori rafforzando il “dialogo” simbiotico con l'ambiente circostante. I progetti cercano di rivolgere lo sguardo verso il limite dell'orizzonte come “inquadramenti”, e “separazioni”.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


