Il contributo elabora un approccio metodologico per il recupero e la valorizzazione dei paesaggi lungo l’ex tracciato ferroviario Ferrara-Cento. L'obiettivo è la rigenerazione architettonica, territoriale e del paesaggio attraverso la valorizzazione memoriale dell’infrastruttura, utilizzando le architetture esistenti come presidio per comporre la "Linea ferrata della post-naturalità". Il metodo adottato è scandito da tre azioni chiave: ereditarietà, retroattività e metamorfosi. Nella ereditarietà si analizza il patrimonio edilizio dismesso realizzato dalla Società Veneta tra il 1904 e il 1909, che include 8 fabbricati passeggeri, 12 caselli e 2 piani caricatori. Nella retroattività, i beni schedati con approccio analitico, sono assunti come archetipi rappresentando una testimonianza storica di un lessico minore, pronti a integrarsi nelle logiche della mutazione. L’archetipo, svuotato di significato, diventa un bacino di nuove opportunità riprogrammabili. Nella metamorfosi, si approntano azioni di sovrascrittura e innesto, parassita, confine e bordo per la traduzione dei beni esistenti. Si introducono destinazioni ibride e aperte alla cultura, sport, ricettività, produzione, innovazione, botanica, che possono coesistere o si alternano a seconda delle necessità della comunità. La strategia prevede l'integrazione delle architetture mutate anche con percorsi attivi e additivi, ciclo pedonali, ippovie, idrovie, connettività virtuale ed energetiche, che si combinano strategicamente con la rideterminazione dei beni architettonici e delle greenway post-naturali. Questo processo è inteso come una traiettoria unica di qualità e opportunità connettiva e produttiva, capace di mettere a sistema le amministrazioni locali e di portare vitalità annuale ai luoghi in una visione post-naturale.
Ferrara-Cento. Progetto di sovrascrittura rigenerativa della ex linea ferroviaria
Valentina Radi
2025
Abstract
Il contributo elabora un approccio metodologico per il recupero e la valorizzazione dei paesaggi lungo l’ex tracciato ferroviario Ferrara-Cento. L'obiettivo è la rigenerazione architettonica, territoriale e del paesaggio attraverso la valorizzazione memoriale dell’infrastruttura, utilizzando le architetture esistenti come presidio per comporre la "Linea ferrata della post-naturalità". Il metodo adottato è scandito da tre azioni chiave: ereditarietà, retroattività e metamorfosi. Nella ereditarietà si analizza il patrimonio edilizio dismesso realizzato dalla Società Veneta tra il 1904 e il 1909, che include 8 fabbricati passeggeri, 12 caselli e 2 piani caricatori. Nella retroattività, i beni schedati con approccio analitico, sono assunti come archetipi rappresentando una testimonianza storica di un lessico minore, pronti a integrarsi nelle logiche della mutazione. L’archetipo, svuotato di significato, diventa un bacino di nuove opportunità riprogrammabili. Nella metamorfosi, si approntano azioni di sovrascrittura e innesto, parassita, confine e bordo per la traduzione dei beni esistenti. Si introducono destinazioni ibride e aperte alla cultura, sport, ricettività, produzione, innovazione, botanica, che possono coesistere o si alternano a seconda delle necessità della comunità. La strategia prevede l'integrazione delle architetture mutate anche con percorsi attivi e additivi, ciclo pedonali, ippovie, idrovie, connettività virtuale ed energetiche, che si combinano strategicamente con la rideterminazione dei beni architettonici e delle greenway post-naturali. Questo processo è inteso come una traiettoria unica di qualità e opportunità connettiva e produttiva, capace di mettere a sistema le amministrazioni locali e di portare vitalità annuale ai luoghi in una visione post-naturale.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


