Il contributo affronta le dinamiche di trasformazione della città attraverso azioni rigenerative e visioni, estendendosi dalla scala urbana a quella dell'unità di architettura, anche in rapporto con la natura. La riflessione verifica se le azioni compositive sul progetto di città, lette sulla via di Vitruvio, abbiano carattere resistente o resiliente. Il pensiero vitruvianeo, richiamando l'ordine, suggerisce la necessità di un grado di entropia per generare un sistema vitale delle città. La città come un impianto resiliente ed adattivo, è capace di confrontarsi da un punto di vista urbano con l'estensione geografica, diversamente dalla compattezza della città rinascimentale. L'architettura e la città contemporanea sono complesse nel loro farsi, e incrementano i criteri vitruviani di firmitas, utilitas, venustas, mentre rimangono fondamentali il rapporto con il luogo, e il disegno urbano. All’interno di un “tempo dinamico" di crisi, dove l'architettura elabora soluzioni per la ricostruzione e la rigenerazione, si creano possibilità che diventano un volano di azioni pulsanti. Le visioni contemporanee tracciate sulla via di Vitruvio confermano che le città sono organismi vivi, l'obiettivo è raggiungere nuovi livelli di progettualità post-vitruviana, anche attraverso processi di contaminazione e pensiero ibrido.
La città di Vitruvio è resistente o resiliente?
Valentina Radi
2023
Abstract
Il contributo affronta le dinamiche di trasformazione della città attraverso azioni rigenerative e visioni, estendendosi dalla scala urbana a quella dell'unità di architettura, anche in rapporto con la natura. La riflessione verifica se le azioni compositive sul progetto di città, lette sulla via di Vitruvio, abbiano carattere resistente o resiliente. Il pensiero vitruvianeo, richiamando l'ordine, suggerisce la necessità di un grado di entropia per generare un sistema vitale delle città. La città come un impianto resiliente ed adattivo, è capace di confrontarsi da un punto di vista urbano con l'estensione geografica, diversamente dalla compattezza della città rinascimentale. L'architettura e la città contemporanea sono complesse nel loro farsi, e incrementano i criteri vitruviani di firmitas, utilitas, venustas, mentre rimangono fondamentali il rapporto con il luogo, e il disegno urbano. All’interno di un “tempo dinamico" di crisi, dove l'architettura elabora soluzioni per la ricostruzione e la rigenerazione, si creano possibilità che diventano un volano di azioni pulsanti. Le visioni contemporanee tracciate sulla via di Vitruvio confermano che le città sono organismi vivi, l'obiettivo è raggiungere nuovi livelli di progettualità post-vitruviana, anche attraverso processi di contaminazione e pensiero ibrido.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


