Prospettive intersezionali sull’abitare: genere, età e disabilità

Leslie Kern ricorda che la città femminista è costituita da un insieme di pratiche sperimentali, in continuo divenire, che sono accomunate dall’obiettivo di individuare forme di organizzazione del vivere – sempre rivedibili e, come tali, migliorabili – dirette ad accogliere e ospitare i differenti corpi, in modo tale da conseguire una maggiore giustizia sociale e spaziale attraverso l’innalzamento della qualità del vivere urbano per tutte le persone. Tra le diverse pratiche in questione figurano anche quelle che sperimentano nuove forme dell’abitare che mirano a dare concreta attuazione al diritto alla vita indipendente delle persone anziane e di quelle con disabilità.