Il nostro io è soltanto un'illusione, una semplice apparenza prodotta da una realtà estranea? È la principale fonte di violenza e di ingiustizia? Il saggio pone in discussione questi pregiudizi, oggi dominanti, operando una distinzione tra il “vero io” e quello narcisistico e alienato tanto caro alla letteratura filosofica novecentesca. È tempo di porre fine a questa distruzione dell’io, a questo “egicidio” che regna sulla filosofia contemporanea, sulla psicoanalisi e sulle scienze umane. La critica a due maestri di questo egicidio – Heidegger e Lacan – è il punto di partenza di questo studio. Ma questa critica non basta: occorre fondare un nuovo pensiero dell'io, una “ego-analisi”. Ciò richiede innanzitutto di leggere o rileggere, ma con nuovo spirito, questo filosofo tanto diffamato che è Cartesio, a cui si deve la scoperta di questa verità assoluta – che “io sono”. Così, nell'ultima parte del volume, ci si addentra nell’analisi di questo sconosciuto – l’io: un sé fatto di carne, diviso e precario, che tenta di unirsi a se stesso e di darsi un corpo, ma si scontra sempre con la paura di un “restante”. Su questa base sono quindi prese in esame le diverse sfere di esperienza di questo io-carne: l'enigma dell'incontro con l'altro, quello del passaggio dall'odio all'amore, della morte e resurrezione di sé. Introdotti alla comprensione dell'origine della nostra alienazione, diviene allora possibile intravedere il percorso verso la nostra liberazione.

Ego, immanenza, auto-affezione. Elementi per una fenomenologia costruttiva della carne

Formisano Roberto
2024

Abstract

Il nostro io è soltanto un'illusione, una semplice apparenza prodotta da una realtà estranea? È la principale fonte di violenza e di ingiustizia? Il saggio pone in discussione questi pregiudizi, oggi dominanti, operando una distinzione tra il “vero io” e quello narcisistico e alienato tanto caro alla letteratura filosofica novecentesca. È tempo di porre fine a questa distruzione dell’io, a questo “egicidio” che regna sulla filosofia contemporanea, sulla psicoanalisi e sulle scienze umane. La critica a due maestri di questo egicidio – Heidegger e Lacan – è il punto di partenza di questo studio. Ma questa critica non basta: occorre fondare un nuovo pensiero dell'io, una “ego-analisi”. Ciò richiede innanzitutto di leggere o rileggere, ma con nuovo spirito, questo filosofo tanto diffamato che è Cartesio, a cui si deve la scoperta di questa verità assoluta – che “io sono”. Così, nell'ultima parte del volume, ci si addentra nell’analisi di questo sconosciuto – l’io: un sé fatto di carne, diviso e precario, che tenta di unirsi a se stesso e di darsi un corpo, ma si scontra sempre con la paura di un “restante”. Su questa base sono quindi prese in esame le diverse sfere di esperienza di questo io-carne: l'enigma dell'incontro con l'altro, quello del passaggio dall'odio all'amore, della morte e resurrezione di sé. Introdotti alla comprensione dell'origine della nostra alienazione, diviene allora possibile intravedere il percorso verso la nostra liberazione.
2024
978-88-5529-505-5
fenomenologia, carne, soggettività, alterità, intersoggettività
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