Il presente contributo esplora le risonanze agostiniane nell'opera Die Bestimmung des Menschen (1800) di Johann Gottlieb Fichte, evidenziando come l'intreccio tra dubbio, sapere e fede ricalchi la struttura del cammino spirituale tracciato da Agostino. Pur in assenza di riferimenti espliciti, l'autore mostra come la riflessione fichtiana, nata in risposta alle accuse di ateismo e sviluppata nel contesto della crisi personale e filosofica seguita all'Atheismusstreit, maturi nella forma di un soliloquio speculativo affine al modello agostiniano. La ricerca della verità come movimento animato dal desiderio, l’impossibilità per la ragione speculativa di attingere all’Assoluto se non attraverso la fede, e la destinazione dell’uomo come unione operativa con una volontà eterna, costituiscono i principali punti di contatto tra le due prospettive. Il testo intende così mettere in luce come la filosofia trascendentale fichtiana, pur collocandosi in un orizzonte idealistico moderno, reinterpreti profondamente, e talora inconsapevolmente, motivi fondamentali del pensiero agostiniano: dalla centralità della libertà come fondamento dell’ordine morale alla visione dinamica della storia come cammino verso la perfezione spirituale, passando per una concezione della verità che implica la conversione del soggetto e il suo continuo «quaerere Deum».

L'eredità agostiniana nella Bestimmung des Menschen di J.G. Fichte

Maurizio Maria Malimpensa
2021

Abstract

Il presente contributo esplora le risonanze agostiniane nell'opera Die Bestimmung des Menschen (1800) di Johann Gottlieb Fichte, evidenziando come l'intreccio tra dubbio, sapere e fede ricalchi la struttura del cammino spirituale tracciato da Agostino. Pur in assenza di riferimenti espliciti, l'autore mostra come la riflessione fichtiana, nata in risposta alle accuse di ateismo e sviluppata nel contesto della crisi personale e filosofica seguita all'Atheismusstreit, maturi nella forma di un soliloquio speculativo affine al modello agostiniano. La ricerca della verità come movimento animato dal desiderio, l’impossibilità per la ragione speculativa di attingere all’Assoluto se non attraverso la fede, e la destinazione dell’uomo come unione operativa con una volontà eterna, costituiscono i principali punti di contatto tra le due prospettive. Il testo intende così mettere in luce come la filosofia trascendentale fichtiana, pur collocandosi in un orizzonte idealistico moderno, reinterpreti profondamente, e talora inconsapevolmente, motivi fondamentali del pensiero agostiniano: dalla centralità della libertà come fondamento dell’ordine morale alla visione dinamica della storia come cammino verso la perfezione spirituale, passando per una concezione della verità che implica la conversione del soggetto e il suo continuo «quaerere Deum».
2021
9788837235567
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