Questo studio prende avvio dal ritrovamento fortuito di un documento La pedagogia di Mussolini, di Angelo Cammarata. In questo testo l’autore pone in luce le direttrici di un progetto educativo che tende a costruire attorno al giovane fascista un immaginario eroico, per certi versi epico di sapore avveniristico ma ancorato ad un mitico ideale di romanità. Si tratta di un intento educativo tutto teso ad allestire un indubitabile consenso, a conseguire una cieca adesione, una fede priva di dubbi ... ma l’immaginario è per sua natura eretico, sfugge alle direttive, ai sensi unici, alle scelte stabilite. Ed è qui che s’inserisce l’opera, immaginifica e dissacrante del grande Pirandello che, pure, mai ha negato la sua appartenenza alla cultura fascista. Così si è posto a confronto il saggio encomiastico sulla cosiddetta Pedagogia di Mussolini con l’opera visionaria e fantasiosa del geniale letterato. Da un lato il conformismo, dall’altro l’arte sottile della ragione poetica. Da un lato, la costruzione ferrea della certezza, dall’altro la sua decostruzione irriverente. Questo libro intende indagare su come il dispositivo educativo del consenso possa trovare nell’immaginario che si vorrebbe addestrare interessanti vie di fuga dal conformismo. Di qui, la presa in esame dei due esempi emblematici della cultura di quell’epoca. L’intento non è letterario, né critico-artistico, è storico educativo. Si cercherà di individuare alcuni elementi processuali ed evolutivi della dinamica educazione e immaginario di quegli anni, con un fine di svelamento dell’istanza ideologica come delle sue interessanti eresie. L’operazione ha un carattere epistemologico e si inserisce nel solco degli studi sin qui condotti, in quanto si vuole approfondire la conoscenza del fenomeno educativo, le sue dinamiche, gli snodi e soprattutto gli impliciti.
OSSEQUIO E DISSENSO. La formazione del giovane fascista e le sue estetiche
C. Boschi
2025
Abstract
Questo studio prende avvio dal ritrovamento fortuito di un documento La pedagogia di Mussolini, di Angelo Cammarata. In questo testo l’autore pone in luce le direttrici di un progetto educativo che tende a costruire attorno al giovane fascista un immaginario eroico, per certi versi epico di sapore avveniristico ma ancorato ad un mitico ideale di romanità. Si tratta di un intento educativo tutto teso ad allestire un indubitabile consenso, a conseguire una cieca adesione, una fede priva di dubbi ... ma l’immaginario è per sua natura eretico, sfugge alle direttive, ai sensi unici, alle scelte stabilite. Ed è qui che s’inserisce l’opera, immaginifica e dissacrante del grande Pirandello che, pure, mai ha negato la sua appartenenza alla cultura fascista. Così si è posto a confronto il saggio encomiastico sulla cosiddetta Pedagogia di Mussolini con l’opera visionaria e fantasiosa del geniale letterato. Da un lato il conformismo, dall’altro l’arte sottile della ragione poetica. Da un lato, la costruzione ferrea della certezza, dall’altro la sua decostruzione irriverente. Questo libro intende indagare su come il dispositivo educativo del consenso possa trovare nell’immaginario che si vorrebbe addestrare interessanti vie di fuga dal conformismo. Di qui, la presa in esame dei due esempi emblematici della cultura di quell’epoca. L’intento non è letterario, né critico-artistico, è storico educativo. Si cercherà di individuare alcuni elementi processuali ed evolutivi della dinamica educazione e immaginario di quegli anni, con un fine di svelamento dell’istanza ideologica come delle sue interessanti eresie. L’operazione ha un carattere epistemologico e si inserisce nel solco degli studi sin qui condotti, in quanto si vuole approfondire la conoscenza del fenomeno educativo, le sue dinamiche, gli snodi e soprattutto gli impliciti.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


