Oggetto dell'articolo è la rilevanza delle sopravvenienze nel corso del processo amministrativo di annullamento. La situazione è quella in cui, impugnato un atto di diniego, sopravvengono, in corso di giudizio, fatti considerando i quali il ricorrente risulta in possesso dei requisiti per il rilascio di quell'atto favorevole che la pubblica amministrazione ha negato, appunto, perchè il requisito stesso non era presente al momento della domanda. In estrema sintesi, si tratta di valutare se sia così inderogabile la massima, consolidata in giurisprudenza, per la quale la legittimità dell’atto impugnato va valutata con riguardo esclusivo alla situazione di fatto e di diritto esistente nel momento della sua adozione, restando irrilevanti le eventuali sopravvenienze (tempus regit actum). Il caso commentato riguarda una sentenza del Consiglio di Stato, di particolare interesse perchè decide di non seguire tale principio, privilegiando la logica sostanzialistica del "giudizio sul rapporto" Il caso riguarda specificamente la materia migratoria, ma l'articolo si chiede se la ragione di questa decisione non sia estensibile, almeno a certe condizioni, alla generalità dei casi.

Il diniego di atti autorizzatori in materia migratoria: la rilevanza delle sopravvenienze

M. Magri
Primo
2024

Abstract

Oggetto dell'articolo è la rilevanza delle sopravvenienze nel corso del processo amministrativo di annullamento. La situazione è quella in cui, impugnato un atto di diniego, sopravvengono, in corso di giudizio, fatti considerando i quali il ricorrente risulta in possesso dei requisiti per il rilascio di quell'atto favorevole che la pubblica amministrazione ha negato, appunto, perchè il requisito stesso non era presente al momento della domanda. In estrema sintesi, si tratta di valutare se sia così inderogabile la massima, consolidata in giurisprudenza, per la quale la legittimità dell’atto impugnato va valutata con riguardo esclusivo alla situazione di fatto e di diritto esistente nel momento della sua adozione, restando irrilevanti le eventuali sopravvenienze (tempus regit actum). Il caso commentato riguarda una sentenza del Consiglio di Stato, di particolare interesse perchè decide di non seguire tale principio, privilegiando la logica sostanzialistica del "giudizio sul rapporto" Il caso riguarda specificamente la materia migratoria, ma l'articolo si chiede se la ragione di questa decisione non sia estensibile, almeno a certe condizioni, alla generalità dei casi.
2024
9791223500521
tempus regit actum, processo amministrativo, migranti
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