Essays on Sustainable Consumption and Production

The sustainability challenge is driven by multiple transitions across geographical and sectoral levels (EEA, 2019). Demographic shifts, migration, technological advances like digitalization and AI, fiscal pressures from aging populations, and financial changes all contribute to this complexity. Additionally, geopolitical conflicts create divergent challenges for the Global North and Global South, underscoring the need for a systemic vision of sustainability rather than addressing isolated issues (EEA, 2021). Although global awareness of climate change is high, public support for climate policies depends largely on perceived effectiveness in reducing greenhouse gas emissions, equitable distributional impacts, and economic self-interest (Dechezleprêtre et al., 2022a). This thesis examines sustainable production and consumption through the development and application of innovative methods, tools, and statistics aimed at deepening the understanding of environmental and economic dynamics. In Chapter 2, air emissions accounts are constructed for Italy’s Emilia-Romagna region by adapting the National Accounting Matrix including Environmental Accounts (NAMEA) to a regional context (RAMEA). A panel dataset spanning 2010–2021 is developed by leveraging local air emission inventories, capturing the region’s unique characteristics that broader datasets might overlook (La Notte and Dalmazzone, 2013). Given that many environmental policy responsibilities in Italy are managed regionally, such detailed data supports effective governance and informed public discourse. Chapter 3 expands the analysis to a global scale by investigating the determinants of cleaner production across sectors and countries, focusing on reductions in CO₂ emission intensity. Using data from 35 countries and 19 manufacturing sectors over the period 2001–2014, the chapter examines the influence of carbon intensity, global value chain (GVC) positioning, and exposure to environmentally stringent markets. The findings indicate that upstream sectoral positioning moderates the effectiveness of environmental policies implemented in final markets. While these policies generally yield positive environmental outcomes, their short-term impact is constrained by upstream position of industries, highlighting inherent trade-offs in global climate action. Building on these insights, Chapter 4 addresses the implications of global production fragmentation for climate policy. Traditionally, emissions are attributed to the territory where they occur, following the production-based approach of the UNFCCC (1992). Alternatively, a consumption-based perspective traces emissions across supply chains to final consumers. These two methods, differing in underlying value judgments, can create blind spots in policymaking. To overcome these limitations, this chapter introduces a shared-based accounting method based on input-output (I-O) frameworks (Temursho and Miller, 2020). By comparing production-based, consumption-based, and shared-based approaches, the analysis highlights the importance of incorporating multiple perspectives to achieve more accurate emissions accountability across the entire supply chain. Ultimately, the thesis contributes to developing more informed, effective, and equitable sustainability strategies in an era of global economic integration.

La sfida della sostenibilità è guidata da molteplici transizioni a livelli geografici e settoriali (EEA, 2019). Cambiamenti demografici, migrazione, progressi tecnologici come la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, pressioni fiscali derivanti dall’invecchiamento delle popolazioni e trasformazioni finanziarie contribuiscono a questa complessità. Inoltre, i conflitti geopolitici generano sfide divergenti per il Nord Globale e il Sud Globale, evidenziando la necessità di una visione sistemica della sostenibilità anziché affrontare questioni isolate (EEA, 2021). Nonostante una forte consapevolezza globale sul tema del cambiamento climatico, il sostegno pubblico alle politiche climatiche dipende in larga misura dall’efficacia percepita nel ridurre le emissioni di gas serra, dall’equità nella distribuzione degli impatti e dall’interesse economico personale (Dechezleprêtre et al., 2022a). Per queste ragioni, questa tesi esamina la produzione e il consumo sostenibili attraverso lo sviluppo e l’applicazione di metodi, strumenti e statistiche innovativi, finalizzati ad approfondire la comprensione delle dinamiche ambientali ed economiche. Nel Capitolo 2 vengono costruiti i conti delle emissioni atmosferiche per la regione Emilia-Romagna in Italia, adattando la Matrice dei Conti Economici Nazionale inclusi i Conti Ambientali (NAMEA) a un contesto regionale (RAMEA). Viene sviluppato un dataset panel che copre il periodo 2010–2021, sfruttando i registri locali delle emissioni atmosferiche, in grado di catturare le caratteristiche uniche della regione che dataset più ampi potrebbero non evidenziare (La Notte e Dalmazzone, 2013). Considerando che molte responsabilità in materia di politiche ambientali in Italia sono gestite a livello regionale, tali dati dettagliati supportano una governance efficace e un discorso pubblico informato. Il Capitolo 3 amplia l’analisi a scala globale, investigando i determinanti di una produzione più pulita in diversi settori e paesi, con un focus sulla riduzione dell’intensità delle emissioni di CO₂. Utilizzando dati provenienti da 35 paesi e 19 settori manifatturieri per il periodo 2001–2014, il capitolo esamina l’influenza dell’intensità di carbonio, del posizionamento nella catena del valore globale (GVC) e dell’esposizione a mercati con normative ambientali stringenti. I risultati indicano che il posizionamento settoriale a monte modera l’efficacia delle politiche ambientali attuate nei mercati finali. Sebbene queste politiche producano generalmente esiti ambientali positivi, il loro impatto a breve termine è limitato dalla posizione a monte delle industrie, evidenziando i compromessi intrinseci nell’azione climatica globale. Basandosi su queste intuizioni, il Capitolo 4 affronta le implicazioni della frammentazione della produzione globale per la politica climatica. Tradizionalmente, le emissioni vengono attribuite al territorio in cui si verificano, seguendo l’approccio basato sulla produzione dell’UNFCCC (1992). In alternativa, una prospettiva basata sul consumo traccia le emissioni lungo le catene di approvvigionamento fino ai consumatori finali. Questi due metodi, che si differenziano per i giudizi di valore sottostanti, possono creare punti ciechi nella formulazione delle politiche. Per superare tali limitazioni, questo capitolo introduce un metodo di contabilizzazione condivisa basato su quadri input-output (I-O) (Temursho e Miller, 2020). Confrontando gli approcci basati sulla produzione, sul consumo e su quello condiviso, l’analisi evidenzia l’importanza di integrare molteplici prospettive per ottenere una responsabilità delle emissioni più accurata lungo l’intera catena di approvvigionamento. In ultima analisi, la tesi contribuisce allo sviluppo di strategie di sostenibilità più informate, efficaci ed eque in un’era di integrazione economica globale.