Integrated innovations for the circular economy and decarbonization in production cooperatives for environmental, economic, and social sustainability

This thesis investigates the intersection of Circular Economy Strategies (CES) and Circular Business Models (CBM) within cooperative enterprises, offering critical insights into their implementation, barriers, and drivers. Positioned within the Climate Circular Coop project and supported by empirical research conducted in Italy and Canada, this thesis explores how cooperatives, as purpose-driven enterprises, can address contemporary environmental challenges through CES and CBM. It addresses two core research questions: the extent of CES implementation by cooperatives and the barriers and drivers influencing their adoption. Through a preliminary thematic and bibliometric analysis using Scopus and Web of Science, the study reveals growing academic interest in cooperatives' role in CES as a form of eco-innovation (EI). However, the literature is fragmented, particularly regarding upstream factors like governance and resource management. Sentiment analysis shows optimism in cooperative-focused CES studies, but policy discussions reflect mixed sentiment due to the complexities of regulatory frameworks. The thesis adopts a multi-method approach, integrating quantitative survey data (N=27) and qualitative semi-structured interviews (N=6). The analysis employs fuzzy-set Qualitative Comparative Analysis (fsQCA) and manual coding to identify pathways and configurations leading to CES and CBM implementation. Findings highlight that cooperatives, like SMEs, share barriers such as financial constraints, technological costs, and challenges in attracting skilled talent. However, cooperatives possess unique enablers, including democratic governance, membership inclusion, and a cooperative ethos, which can facilitate CES implementation. Key drivers include active export behaviour, participation in production chains, R&D investment, and leadership with a circular mindset. Financial stability and cooperative efforts are central to overcoming barriers.

Questa tesi indaga l'intersezione tra le Strategie di Economia Circolare (CES) e i Modelli di Business Circolari (CBM) all'interno delle imprese cooperative, offrendo approfondimenti critici sulla loro implementazione, sulle barriere e sui fattori trainanti. Inserita nel progetto Climate Circular Coop e supportata da una ricerca empirica condotta in Italia e Canada, la tesi esplora come le cooperative, in quanto imprese orientate allo scopo, possano affrontare le sfide ambientali contemporanee attraverso CES e CBM. Si concentra su due domande di ricerca principali: il grado di implementazione delle CES da parte delle cooperative e le barriere e i driver che ne influenzano l'adozione. Attraverso un'analisi preliminare tematica e bibliometrica su Scopus e Web of Science, lo studio evidenzia un crescente interesse accademico per il ruolo delle cooperative nelle CES come forma di eco-innovazione (EI). Tuttavia, la letteratura appare frammentata, in particolare per quanto riguarda i fattori a monte come la governance e la gestione delle risorse. L'analisi del sentiment mostra un tono ottimistico negli studi sulle CES cooperative, mentre il dibattito sulle politiche rivela sentimenti contrastanti a causa delle complessità normative. La tesi adotta un approccio multi-metodo, integrando dati quantitativi da un sondaggio (N=27) e dati qualitativi da interviste semi-strutturate (N=6). L'analisi impiega la fuzzy-set Qualitative Comparative Analysis (fsQCA) e la codifica manuale per individuare percorsi e configurazioni che portano all'implementazione di CES e CBM. I risultati evidenziano che le cooperative, al pari delle PMI, condividono barriere come vincoli finanziari, costi tecnologici e difficoltà nell'attrarre talenti qualificati. Tuttavia, le cooperative possiedono fattori abilitanti distintivi, tra cui la governance democratica, l'inclusione dei membri e un'etica cooperativa che può facilitare l'implementazione delle CES. I principali driver includono il comportamento attivo nell'export, la partecipazione alle catene di produzione, gli investimenti in R&S e una leadership orientata alla circolarità. La stabilità finanziaria e gli sforzi cooperativi sono fondamentali per superare le barriere.