La Value relevance del dato contabile tra evidenze empiriche, percezioni manageriali e politiche comunicative: analisi di una asimmetria informativa

Il presente contributo si innesta nell’ambito degli studi sulla value relevance che mirano a comprendere – e, per quanto possibile, misurare – come le informazioni di natura contabile influenzino il valore di mercato di un’azienda. In altri termini, l’analisi mira a valutare la capacità delle informazioni di natura contabile di influenzare le decisioni degli investitori e, conseguentemente, il prezzo delle azioni sul mercato finanziario. Difatti, più le informazioni contabili sono rilevanti nel processo decisionale degli operatori finanziari, maggiore sarà la loro value relevance. La comprensione dei meccanismi di relazione tra dato contabile e scelta di investimento, nonché la capacità di influenza dei primi sulle altre, è cruciale per il management aziendale: una corretta percezione del fenomeno, invero, offre preziose indicazioni su come utilizzare le informazioni contabili ai fini della massimizzazione del valore aziendale. Le aziende che riescono a comunicare in modo efficace il proprio valore attraverso informazioni contabili sensibili e rilevanti possono beneficiare di un maggiore appeal sugli investitori e, conseguentemente, di un migliore posizionamento sul mercato finanziario. Il presente contributo si prefigge di impostare una riflessione sul fenomeno della value relevance legando a sistema: 1. le evidenze emerse da un’analisi statistica – che misura il grado di incidenza delle diverse grandezze contabili sulle scelte di investimento –; 2. la percezione che, in merito a questo aspetto, è diffusa tra il management aziendale e, conseguentemente, 3. le scelte di politica di bilancio che ne scaturiscono. E ciò verificando se esista una coerenza tra dato, percezione e politiche comunicative.