Nel complesso scenario globale attuale, assistiamo al cosiddetto fenomeno VUCA e cioè una situazione caratterizzata da un’economia volatile (V), fatta di incertezza (U), complessità (C) e ambiguità (A) (Mack, O., & Khare, A 2016) (Potgieter et al 2022). In questo contesto, tutti i settori sono coinvolti e la mobilità non fa certo eccezione. Mobilità che è caratterizzata da quella che viene definita come 7a rivoluzione dei trasporti (Centro di Technology Foresight, 2022), con fenomeni peculiari e riassumibili sotto l’acronimo MADE e cioè: la creazione di nuovi modelli di mobilità (M), l’introduzione della tecnologia a guida autonoma (A), la digitalizzazione (D) ed elettrificazione (E) dei veicoli pubblici e privati (Roland Berger e ANFIA, 2019). Assieme ai fenomeni del contesto VUCA e della mobilità MADE, il progetto di ricerca tiene conto infine di un altro importante fenomeno: l’invecchiamento globale (WHO, 2022). A tal riguardo va infatti considerata quella che sembra una antinomia. Da un lato, l’attuale contesto della mobilità è assiste ad uno sviluppo tecnologico sempre più rapido; d’altro canto, la società – invecchiando- richiede un rallentamento, una maggiore comprensibilità e inclusività della tecnologia utile per viaggiare e permettere agli anziani di mantenere la loro indipendenza, nelle attività di routine giornaliere e settimanali. Questo genera un evidente disallineamento o “mismatch” (Holmes, 2020) dell’attuale mobilità fra le varie generazioni che la utilizzano, specialmente per quelle anziane. Proprio sulla base di questo assunto si sviluppa Il progetto di ricerca che si interroga pertanto se e in quale modalità sia possibile preservare e agevolare gli spostamenti e le routine giornaliere delle persone anziane. Il progetto ha visto l’applicazione della metodologia VIP (Hekkert, P. and van Dijk, M. 2011). Tale metodologia, caratterizzata dall’analisi su tre livelli (prodotto-interazione-contesto), è stata selezionata per la sua proiezione verso il futuro per la sua focalizzazione sui bisogni dell’utente e per il suo forte legame con il contesto. Tale metodologia si è rivelata anche flessibile all’integrazione di interviste, osservazioni e Co-Design workshop: attività che hanno coinvolto il feedback dell’utente nel progetto sin dalle prime fasi progettuali. Il risultato finale di questo progetto di ricerca è stata la creazione di un servizio di mobilità che, ispirandosi all’attività dello Sherpa nelle alte montagne, si fa carico di aiutare gli anziani in tutte le loro attività di mobilità quotidiane e non solo. L’Urban Sherpa, infatti, non solo aiuta l’attività fisico-motoria dell’anziano ma lo supporta anche nella programmazione delle proprie routine, nel mantenimento delle relazioni sociali e nella navigazione presso strutture ricreative. Tale servizio di mobilità è stato inoltre realizzato con una disposizione proattiva nei confronti dell’utente, in grado cioè di proporre attività anche al di fuori della propria routine, mirate ad incentivare la mobilità dell’anziano soprattutto al di fuori della propria abitazione. I risultati del test rivelano il potenziale del progetto nel favorire una mobilità più equa, più sostenibile e desiderabile: più equa, data la progettazione mirata ad includere e risolvere i problemi tipici degli anziani; più sostenibile, dato che il progetto è un progetto di mobilità come servizio MaaS e mira ad utilizzare i servizi già esistenti di mobilità (Petrocchi, 2023); più desiderabile, in quanto il servizio aiuta nella decisione, organizzazione ed esecuzione della navigazione della città. In conclusione, di può affermare che Il progetto Urban Sherpa favorendo la mobilità dei cittadini anziani delle grandi città propone una mobilità libera dalla stigmatizzazione, non esclusiva ma inclusiva, non individuale ma collettiva, non generazionale ma multi generazionale.

In the contemporary global context, the phenomenon of VUCA is becoming increasingly evident. This term, coined by Mack and Khare (2016), encapsulates a scenario characterised by volatility in the economy, uncertainty, complexity and ambiguity. These characteristics have been further elucidated by Potgieter and colleagues (2022). In this context, all sectors are affected, and the field of mobility is certainly no exception. Mobility is characterised by what is referred to as the 7th transport revolution (Centre for Technology Foresight, 2022), with peculiar phenomena that can be summarised under the acronym MADE. These are: the creation of new mobility models (M), the introduction of autonomous driving technology (A), digitisation (D) and electrification (E) of public and private vehicles (Roland Berger and ANFIA, 2019). In addition to the aforementioned phenomena, the research project also considers the impact of global ageing, as outlined by the World Health Organization (WHO, 2022). In this regard, a seemingly contradictory situation must be acknowledged. On the one hand, the contemporary context of mobility is witnessing an increasingly rapid technological development. On the other hand, society is ageing and thus demands a slowing down, greater comprehensibility and inclusiveness of technology useful for travelling and enabling the elderly to maintain their independence in daily and weekly routine activities. This creates an evident disparity or ‘mismatch’ (Holmes, 2020) in the current mobility practices of the various age groups, particularly the elderly. It is on this premise that this research project was developed, and it thus sought to ascertain the feasibility of preserving and facilitating the daily routines and journeys of the elderly. The project was conducted in accordance with the VIP methodology, as outlined by Hekkert and van Dijk (2011). This methodology, which is characterised by a three-level analysis (product-interaction-context), was selected for its forward-looking focus on the user’s needs and its strong link with the context. Furthermore, the methodology demonstrated flexibility in integrating various forms of user feedback, including interviews, observations, and co-design workshops, from the project’s inception. The final outcome of this research project was the development of a mobility service, inspired by the activities of Sherpas in the high mountains, which is designed to assist the elderly in all aspects of their daily mobility. The Urban Sherpa not only assists the elderly in maintaining their physical mobility but also provides guidance in planning their daily routines, maintaining social relationships, and navigating recreational facilities. Furthermore, the mobility service was developed with a proactive approach, designed to engage the user in activities that extend beyond their typical routines. This was done with the objective of enhancing the elderly person’s mobility, particularly in settings beyond their immediate surroundings. The results of the test demonstrate the project’s potential to foster more equitable, sustainable and desirable mobility. It is equitable in its design, which aims to include and address the specific challenges faced by the elderly. It is sustainable, as it is a mobility project that utilises existing mobility services (Petrocchi, 2023). It is also desirable, as it supports individuals in navigating the city. In conclusion, it can be stated that the Urban Sherpa project facilitates the mobility of senior citizens in large cities, proposing a mobility free from stigmatisation. This is a mobility that is not exclusive, but inclusive, not individual, but collective, and not generational, but multi-generational.

THE URBAN SHERPA PROJECT :TOGETHERE TO GET THERE Towards a more inclusive mobility for elderly commuters

PETROCCHI, Filippo
2024

Abstract

Nel complesso scenario globale attuale, assistiamo al cosiddetto fenomeno VUCA e cioè una situazione caratterizzata da un’economia volatile (V), fatta di incertezza (U), complessità (C) e ambiguità (A) (Mack, O., & Khare, A 2016) (Potgieter et al 2022). In questo contesto, tutti i settori sono coinvolti e la mobilità non fa certo eccezione. Mobilità che è caratterizzata da quella che viene definita come 7a rivoluzione dei trasporti (Centro di Technology Foresight, 2022), con fenomeni peculiari e riassumibili sotto l’acronimo MADE e cioè: la creazione di nuovi modelli di mobilità (M), l’introduzione della tecnologia a guida autonoma (A), la digitalizzazione (D) ed elettrificazione (E) dei veicoli pubblici e privati (Roland Berger e ANFIA, 2019). Assieme ai fenomeni del contesto VUCA e della mobilità MADE, il progetto di ricerca tiene conto infine di un altro importante fenomeno: l’invecchiamento globale (WHO, 2022). A tal riguardo va infatti considerata quella che sembra una antinomia. Da un lato, l’attuale contesto della mobilità è assiste ad uno sviluppo tecnologico sempre più rapido; d’altro canto, la società – invecchiando- richiede un rallentamento, una maggiore comprensibilità e inclusività della tecnologia utile per viaggiare e permettere agli anziani di mantenere la loro indipendenza, nelle attività di routine giornaliere e settimanali. Questo genera un evidente disallineamento o “mismatch” (Holmes, 2020) dell’attuale mobilità fra le varie generazioni che la utilizzano, specialmente per quelle anziane. Proprio sulla base di questo assunto si sviluppa Il progetto di ricerca che si interroga pertanto se e in quale modalità sia possibile preservare e agevolare gli spostamenti e le routine giornaliere delle persone anziane. Il progetto ha visto l’applicazione della metodologia VIP (Hekkert, P. and van Dijk, M. 2011). Tale metodologia, caratterizzata dall’analisi su tre livelli (prodotto-interazione-contesto), è stata selezionata per la sua proiezione verso il futuro per la sua focalizzazione sui bisogni dell’utente e per il suo forte legame con il contesto. Tale metodologia si è rivelata anche flessibile all’integrazione di interviste, osservazioni e Co-Design workshop: attività che hanno coinvolto il feedback dell’utente nel progetto sin dalle prime fasi progettuali. Il risultato finale di questo progetto di ricerca è stata la creazione di un servizio di mobilità che, ispirandosi all’attività dello Sherpa nelle alte montagne, si fa carico di aiutare gli anziani in tutte le loro attività di mobilità quotidiane e non solo. L’Urban Sherpa, infatti, non solo aiuta l’attività fisico-motoria dell’anziano ma lo supporta anche nella programmazione delle proprie routine, nel mantenimento delle relazioni sociali e nella navigazione presso strutture ricreative. Tale servizio di mobilità è stato inoltre realizzato con una disposizione proattiva nei confronti dell’utente, in grado cioè di proporre attività anche al di fuori della propria routine, mirate ad incentivare la mobilità dell’anziano soprattutto al di fuori della propria abitazione. I risultati del test rivelano il potenziale del progetto nel favorire una mobilità più equa, più sostenibile e desiderabile: più equa, data la progettazione mirata ad includere e risolvere i problemi tipici degli anziani; più sostenibile, dato che il progetto è un progetto di mobilità come servizio MaaS e mira ad utilizzare i servizi già esistenti di mobilità (Petrocchi, 2023); più desiderabile, in quanto il servizio aiuta nella decisione, organizzazione ed esecuzione della navigazione della città. In conclusione, di può affermare che Il progetto Urban Sherpa favorendo la mobilità dei cittadini anziani delle grandi città propone una mobilità libera dalla stigmatizzazione, non esclusiva ma inclusiva, non individuale ma collettiva, non generazionale ma multi generazionale.
MINCOLELLI, Giuseppe
DI GIULIO, Roberto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/2576671
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