Lo studio della relazione tra i processi creativi, ideativi e progettuali e la misura delle dimensioni umane e dello spazio in rapporto a esse rappresenta da tempo un campo d’indagine specifico. La dismisura della “grande dimensione” esprime, ancora una volta, nel rapporto tra le sue molteplici forme di monumento, rappresentazione dell’identità collettiva, infrastruttura, megalopoli, e “la misura del corpo”, o “il corpo come misura”, i modi di percezione, d’uso e consumo dello spazio. Il rapporto dialettico tra lo spazio del corpo e la “misura” sembra essere, tuttavia, oggetto di recente riconfigurazione in ragione della sempre più pervasiva diffusione di tecnologie immersive. Se la spazialità sperimentata dal corpo nella sua interazione con l’ambiente non è esclusivamente geometrica, ma ancor più intima, sociale o collettiva, lo spazio immersivo consente di aprire una riflessione sul ruolo della percezione aptica nei processi di percezione, conoscenza, selezione e attribuzione di significati connessi ai processi ideativi e progettuali. Il rapporto tra la spazialità sperimentata dal corpo e i caratteri dello spazio immersivo definisce da oltre due anni un ambito d’indagine sviluppato nel contesto della ricerca internazionale e della didattica dei corsi di laurea in Architettura e Design del prodotto industriale dell’Università di Ferrara. L’approfondimento sui caratteri dello spazio immersivo è infine l’occasione per indagare il binomio tra la “misura” del rilievo e del modello in rapporto a finalità di utilizzo e la “dismisura” dei dati che le attuali tecnologie consentono di acquisire.

Spazi immersivi: configurazioni spaziali oltremisura per l’architettura e il design industriale

Raco Fabiana
;
Balzani Marcello;Planu Fabio;Suppa Martina;Dario Rizzi;Francesco Viroli
2024

Abstract

Lo studio della relazione tra i processi creativi, ideativi e progettuali e la misura delle dimensioni umane e dello spazio in rapporto a esse rappresenta da tempo un campo d’indagine specifico. La dismisura della “grande dimensione” esprime, ancora una volta, nel rapporto tra le sue molteplici forme di monumento, rappresentazione dell’identità collettiva, infrastruttura, megalopoli, e “la misura del corpo”, o “il corpo come misura”, i modi di percezione, d’uso e consumo dello spazio. Il rapporto dialettico tra lo spazio del corpo e la “misura” sembra essere, tuttavia, oggetto di recente riconfigurazione in ragione della sempre più pervasiva diffusione di tecnologie immersive. Se la spazialità sperimentata dal corpo nella sua interazione con l’ambiente non è esclusivamente geometrica, ma ancor più intima, sociale o collettiva, lo spazio immersivo consente di aprire una riflessione sul ruolo della percezione aptica nei processi di percezione, conoscenza, selezione e attribuzione di significati connessi ai processi ideativi e progettuali. Il rapporto tra la spazialità sperimentata dal corpo e i caratteri dello spazio immersivo definisce da oltre due anni un ambito d’indagine sviluppato nel contesto della ricerca internazionale e della didattica dei corsi di laurea in Architettura e Design del prodotto industriale dell’Università di Ferrara. L’approfondimento sui caratteri dello spazio immersivo è infine l’occasione per indagare il binomio tra la “misura” del rilievo e del modello in rapporto a finalità di utilizzo e la “dismisura” dei dati che le attuali tecnologie consentono di acquisire.
2024
9788835166948
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