L’incarico per la costruzione del Serbatoio pensile dell’acquedotto viene affidato nel 1925 all’architetto Adamo Boari, assistito del giovane Carlo Savonuzzi che dal 1928 viene nominato progettista. Il serbatoio di forma ottagonale sorge su un cumulo di terra, in cui è scavato un ingresso nel lato nascosto rispetto all’asse stradale di corso Vittorio Veneto. La base della struttura è caratterizzata da un bugnato rustico, i pilastri e il soprastante serbatoio sono lisci e scanditi da elementi architettonici semplificati. In asse con la strada alberata, troneggia la fontana con la statua del fiume Po e dei suoi affluenti. Lo spazio porticato sotto il serbatoio vero e proprio crea un forte gioco di ombre, in grado di alleggerire l’imponente costruzione. Proprio la grande dimensione e il ruolo di traguardo visivo di un intero comparto urbano rende necessaria una particolare cura per le superfici. Sono numerosi gli studi per il bugnato della porzione basamentale e per i molteplici serramenti che andranno realizzati appositamente. Sono accuratamente riprodotti in cianografia i ferri battuti, che faranno da ringhiera per le scale interne e per le aperture nella zona basamentale.

Serbatoio pensile. Piazza XXIV Maggio

Rita Fabbri
2024

Abstract

L’incarico per la costruzione del Serbatoio pensile dell’acquedotto viene affidato nel 1925 all’architetto Adamo Boari, assistito del giovane Carlo Savonuzzi che dal 1928 viene nominato progettista. Il serbatoio di forma ottagonale sorge su un cumulo di terra, in cui è scavato un ingresso nel lato nascosto rispetto all’asse stradale di corso Vittorio Veneto. La base della struttura è caratterizzata da un bugnato rustico, i pilastri e il soprastante serbatoio sono lisci e scanditi da elementi architettonici semplificati. In asse con la strada alberata, troneggia la fontana con la statua del fiume Po e dei suoi affluenti. Lo spazio porticato sotto il serbatoio vero e proprio crea un forte gioco di ombre, in grado di alleggerire l’imponente costruzione. Proprio la grande dimensione e il ruolo di traguardo visivo di un intero comparto urbano rende necessaria una particolare cura per le superfici. Sono numerosi gli studi per il bugnato della porzione basamentale e per i molteplici serramenti che andranno realizzati appositamente. Sono accuratamente riprodotti in cianografia i ferri battuti, che faranno da ringhiera per le scale interne e per le aperture nella zona basamentale.
2024
9788896463390
9788896463406
Carlo Savonuzzi, particolari architettonici, serramenti, ferro battuto, Ferrara
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