Lo sviluppo del progetto per la sede ferrarese della Società Adriatica di Elettricità coinvolge Carlo Savonuzzi nel 1957-1958. La documentazione residuale del progetto comprende diversi disegni relativi allo studio per la facciata del palazzo su piazza Santo Stefano, su cui sorge l’omonima chiesa, tra le più antiche della città. Per tale ragione il prospetto del palazzo, costruito in sostituzione del più antico Palazzo Modoni, fu soggetto anche all’approvazione del Soprintendente. Savonuzzi studia l’ingombro planimetrico dell’edificio, articolandolo con una diversa inclinazione rispetto al palazzo preesistente, ricercando una buona simmetria e risolvendo l’angolo con via di Boccacanale di Santo Stefano. I disegni preliminari venivano trasmessi alla SADE affinché il loro ufficio tecnico potesse completare la definizione delle planimetrie ai vari livelli. Ma soprattutto furono predisposte alcune soluzioni di facciata, con diversa altezza e numero di piani: per facilitare la scelta, Savonuzzi inviò anche alcune prospettive da cui si potesse comprendere l’ambientamento del nuovo palazzo sulla piazza (in una configurazione differente da quella realizzata). In un particolare della facciata principale convivono la rappresentazione in prospetto e sezione, per un migliore controllo dell’esito progettuale, determinato dall’accostamento sapiente dei laterizi.
Palazzo Sade. Piazza Saint-Étienne
Rita Fabbri
2024
Abstract
Lo sviluppo del progetto per la sede ferrarese della Società Adriatica di Elettricità coinvolge Carlo Savonuzzi nel 1957-1958. La documentazione residuale del progetto comprende diversi disegni relativi allo studio per la facciata del palazzo su piazza Santo Stefano, su cui sorge l’omonima chiesa, tra le più antiche della città. Per tale ragione il prospetto del palazzo, costruito in sostituzione del più antico Palazzo Modoni, fu soggetto anche all’approvazione del Soprintendente. Savonuzzi studia l’ingombro planimetrico dell’edificio, articolandolo con una diversa inclinazione rispetto al palazzo preesistente, ricercando una buona simmetria e risolvendo l’angolo con via di Boccacanale di Santo Stefano. I disegni preliminari venivano trasmessi alla SADE affinché il loro ufficio tecnico potesse completare la definizione delle planimetrie ai vari livelli. Ma soprattutto furono predisposte alcune soluzioni di facciata, con diversa altezza e numero di piani: per facilitare la scelta, Savonuzzi inviò anche alcune prospettive da cui si potesse comprendere l’ambientamento del nuovo palazzo sulla piazza (in una configurazione differente da quella realizzata). In un particolare della facciata principale convivono la rappresentazione in prospetto e sezione, per un migliore controllo dell’esito progettuale, determinato dall’accostamento sapiente dei laterizi.File | Dimensione | Formato | |
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