Il palazzo di Antonio Costabili fu edificato alla fine del Quattrocento nell’area medievale di Ferrara, lontano dalla nuova espansione urbanistica dell’Addizione voluta dal duca Ercole I d’Este (1471-1505). Si tratta di un edificio che si distingue per importanti innovazioni stilistiche e spaziali: un’architettura “all’antica” che riflette la grande cultura del suo committente. Il palazzo subì trasformazioni nel corso del Seicento e del Settecento fino all’abbandono nell’Ottocento. L’abbandono e l’occupazione da parte degli sfollati ridurranno l’edificio a uno stato di degrado. In seguito all’importante scoperta della città di Spina nel 1922, nelle vicine valli di Comacchio, il governo fascista decise di restaurare il palazzo per destinarlo al museo archeologico di Spina. I lavori di restauro, dal 1932 al 1935, trasformeranno radicalmente il palazzo attraverso scelte imponenti dettate da una volontà autocelebrativa del regime fascista più che da un rispetto filologico e conservativo.
Uso e trasformazione dell'architettura storica: il caso del Museo di Spina a Palazzo Costabili.
Benedetta Caglioti
2024
Abstract
Il palazzo di Antonio Costabili fu edificato alla fine del Quattrocento nell’area medievale di Ferrara, lontano dalla nuova espansione urbanistica dell’Addizione voluta dal duca Ercole I d’Este (1471-1505). Si tratta di un edificio che si distingue per importanti innovazioni stilistiche e spaziali: un’architettura “all’antica” che riflette la grande cultura del suo committente. Il palazzo subì trasformazioni nel corso del Seicento e del Settecento fino all’abbandono nell’Ottocento. L’abbandono e l’occupazione da parte degli sfollati ridurranno l’edificio a uno stato di degrado. In seguito all’importante scoperta della città di Spina nel 1922, nelle vicine valli di Comacchio, il governo fascista decise di restaurare il palazzo per destinarlo al museo archeologico di Spina. I lavori di restauro, dal 1932 al 1935, trasformeranno radicalmente il palazzo attraverso scelte imponenti dettate da una volontà autocelebrativa del regime fascista più che da un rispetto filologico e conservativo.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.